martedì 30 ottobre 2012

Intervista ad Alfredo Betocchi


Introduciamo oggi lo scrittore Alfredo Betocchi.
Benvenuto, Alfredo!

Alfredo Betocchi

Sei nato ad Atene e vivi a Firenze. Cosa c’è delle tue origini, nel tuo modo di essere e di vivere?

Prima di tutto è doveroso che ringrazi il Blog che mi ospita e le squisite persone che lo gestiscono e che mi danno la possibilità di parlare di me e del mio racconto. 
Alfredo è un signore già in pensione che vive a Firenze ed è simpatico, dotato di autoironia e cordiale. E’ sposato e con un figlio grande che fa il Paleontologo. Ama suonare il piano, gli piace disegnare e studiare le bandiere antiche e moderne, si diletta nel celebrare matrimoni nella Sala Rossa di Palazzo Vecchio, legge la fantascienza e la fantasy e soprattutto si dedica a scrivere. Nelle sue origini c’è l’amore per i temi classici, per la Storia prima di tutto e poi per il Mito che crea le fantasie che permettono di creare belle novelle fantastiche. 

Hai lavorato come insegnante elementare e poi, nel Comune di Firenze, con ruoli diversi. Quanto si sposano, le professioni di cui sopra, con la tua passione per la scrittura?

Dal mio ruolo di maestro elementare nasce l’amore per i bambini ed i ragazzi ed è a loro che sono dedicati i miei scritti. Ho composto racconti fantastici per ragazzi e adesso questo mio primo libro. 

Collabori con un bimensile fiorentino, scrivendo articoli piuttosto originali, come biografie di personaggi poco noti al grande pubblico, tradizioni popolari italiane, musica e fatti storici minori e poesie. Ci parli di questa bella esperienza?

Questa collaborazione, a titolo gratuito, la presto per passione e per il desiderio di far conoscere ai lettori eventi strani e poco noti. Ho una vasta biblioteca (non mi servo di Wikipedia per principio) da cui attingo le notizie che poi pubblico. Mi è di grande aiuto anche lo studio delle Bandiere, altra mia grande passione che coltivo sin da piccolo. Si chiama Vessillologia ed è una parte della Storia. Ho collaborato anche con altri periodici, come “Il Grillo” che è edito da Trenitalia.

Hai scritto anche racconti fantastici per ragazzi. Hai mai pensato di pubblicare favole?

Più che favole classiche ho scritto, ma mai pubblicato, due racconti: “Una strana gita nel bosco” e “La notte di San Lorenzo”. 

Nel 2010 hai pubblicato un romanzo breve, “ L’Orologio della torre antica”. Ce ne parli?

L'orologio della torre antica
Certo. La storia è articolata in capitoli alternati, ambientati in epoche storiche diverse. Un’antica tragedia occorsa ad una bellissima ragazza innamorata, alla fine del XIII secolo, la spingerà a trasformarsi, grazie ad una fattucchiera, in una crudele strega con lo scopo di vendicarsi di chi le fece tanto male. Intanto alla fine degli anni ’50 del XX secolo, uno studente, un po’ svogliato, scopre che dentro alla torre con l’orologio che troneggia su una collina del suo paese, c’è un terribile spettro. Da questi due fatti iniziali si dipanano una serie di avventure che coinvolgeranno altri personaggi in altri periodi storici. Le Crociate, le guerre napoleoniche ed i primi decenni dell’unità d’Italia. Altre coppie di innamorati saranno travolti dalla furia vendicativa della tremenda strega, fino a che qualcuno non interromperà questo grande Male e rimetterà tutto a posto e per i cattivi, né pentimento né punizione, ma un’incredibile terza soluzione.

Pensi che continuerai su questa strada o che ti cimenterai in altri generi?

Sto già scrivendo il seguito di questo primo libro. Sarà la biografia di un personaggio capitale per la prima storia intrecciata a questa (a capitoli alternati come nel 1° libro – per non annoiare) ci sarà un giallo, un misterioso omicidio al museo Etrusco di Arezzo. Ci saranno alcuni sospettati e alla fine ovviamente si saprà chi è l’assassino. Bisognerà leggere il primo libro, però, per capire alcuni passaggi del secondo. Mi sto divertendo molto e questo è il bello dello scrivere. Penso di pubblicare il mio secondo romanzo, che sarà molto più lungo del primo, solo come ebook a causa dell’alto costo della stampa. 

Progetti per il futuro?

Ho fatto tradurre “l’Orologio della Torre antica” da una traduttrice madrelingua molto brava (Lorna Rossi) e ora sto trattando per la pubblicazione negli USA. Spero che questo progetto vada felicemente in porto. 

Grazie per essere stato con noi e a prestissimo, Alfredo!
Roxie



(Ricordo a chiunque volesse avere il suo spazio/intervista su questa stessa pagina che mi può scrivere a: info@roxieplace.com)

lunedì 29 ottobre 2012

Un pubblico di stelle... sorride

E' con immenso piacere che annuncio che, il prossimo 2 di novembre, uscirà il mio nuovo romanzo!
Già prenotabile, sul sito di Runa Editrice!
Buona lettura ♥



Narrativa : Un pubblico di stelle sorride

domenica 28 ottobre 2012

Intervista a Bartolomeo Aprile


Oggi ospitiamo lo scrittore siciliano, Bartolomeo Aprile.
Benvenuto, Bartolomeo!

Bartolomeo Aprile

Hai praticato atletica per ben quindici anni, ottenendo buoni risultati a livello regionale e nazionale. Nel 2007, hai vinto il titolo nazionale di maratonina in quel di Udine. C’è qualcosa, di questa bellissima esperienza, che racchiudi nei tuoi scritti?

Io penso che quando uno scrive si porta dietro sempre tutte le esperienze vissute e le persone che ha incontrato. Fino ad oggi, comunque, non ho scritto qualcosa di specifico riguardo la mia esperienza nell’atletica.




... e alla fine mi sposo!
Nel 2011, hai pubblicato il tuo primo romanzo “… E alla fine mi sposo!”. Ce ne parli?

Il mio primo romanzo è nato per gioco, l’ho scritto senza l’ambizione di pubblicarlo e invece alla fine ho avverato il sogno di vederlo stampato. È un libro molto ironico ma affronta degli avvenimenti che potrebbero capitare a qualsiasi ragazzo. Credo che la particolarità del libro stia proprio nel fatto che tutti possono rivedersi in almeno un episodio.






Con questo romanzo hai già annoverato tante soddisfazioni, ricordiamo che la giuria del Premio Nazionale Albero Andronico di Roma, ha deciso di assegnarti un diploma di merito. Ci racconti qualcosa, a questo proposito?

Il diploma ricevuto da Albero Andronico è stato del tutto inaspettato, d'altronde come tutto ciò che ha caratterizzato il libro. Ho saputo di questo premio per caso, navigando su Internet e ad essere sincero, senza alcuna pretesa, ho deciso di partecipare. Sapevo che questo premio letterario ha un suo prestigio e quindi questo aumentava il mio scetticismo sulla possibilità di ricevere un qualsiasi riconoscimento. Un mezzogiorno, rientrando a casa dal lavoro mia mamma mi dice che mi è arrivata una busta e quando la apro vedo questo diploma di merito e una lettera in cui si congratulavano con me per l’opera per cui avevano deciso di darmi questo riconoscimento. Sicuramente non è la stessa cosa di vincere il premio ma per me è stato una bellissima soddisfazione.

Attualmente, stai curando una rivista trimestrale online, dal titolo Le stagioni del mondo, che tratta vari argomenti e che può essere ricevuta gratuitamente via e-mail. Ci parli di questa esperienza?

La rivista nasce dal sogno di sentirsi giornalisti e dal desiderio che l’informazione sia accessibile gratuitamente a tutti. Questo giornale non tratta tematiche particolari ma si occupa di qualsiasi notizia ci venga in mente di esporre. Una cosa che però mi sto impegnando a fare è di parlare un po’ del nostro territorio, inserendo qualcosa che lo faccia conoscere sempre di più. La rivista è composta principalmente, oltre che da me, da altri ragazzi. A livello di giornalismo siamo tutti dilettanti allo sbaraglio ma con le stesse idee: informazione libera, cultura, piacere per la scrittura e il giornalismo.

Cosa ti piace fare, mentre non sei occupato con la scrittura?

Allora, io principalmente lavoro e la scrittura per me è un hobby. Tra gli altri miei hobby rimangono la corsa (anche se non più seriamente come prima ma solo per stare con i miei amici), stare con gli amici e soprattutto stare con la persona che amo. Poi, in generale, mi piace fare diverse cose, difficilmente sto fermo… diciamo che il tempo non mi basta mai!

Progetti per il futuro?

In campo letterario ho già pubblicato nella mia rivista un piccolo racconto “In viaggio per la vita”, una storia completamente diversa, anche nel genere, rispetto al mio libro. Sto scrivendo un po’ ciò che mi viene in mente sul momento, quindi ho iniziato una nuova storia che dovrebbe prima o poi diventare libro e sto scrivendo qualche racconto. Vediamo se riesco a finire prima la storia o riesco a racimolare una raccolta di racconti e poi decido cosa pubblicare.

Per maggiori informazioni sull’autore Bartolomeo Aprile e sul suo romanzo …E alla fine mi sposo!:

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Per maggiori informazioni sulla rivista Le stagioni del mondo visitare la pagina Facebook LeStagioniDelMondo e per riceverla gratuitamente scrivere all’indirizzo di posta elettronica lestagionidelmondo@gmail.com

Grazie per essere stato nostro ospite e a prestissimo, con le tue nuove opere!
Roxie



(Ricordo a chiunque volesse avere il suo spazio/intervista su questa stessa pagina che mi può scrivere a: info@roxieplace.com)

giovedì 25 ottobre 2012

Intervista a Deborah Fasola


Ospitiamo oggi, con grandissimo piacere personale, la scrittrice Deborah Fasola.
Benvenuta, Deborah!

Deborah Fasola
Sei da sempre appassionata di libri e delle librerie dove, da piccola, trascorrevi ore ad immergerti! Ci racconti che bambina sei stata?

Buongiorno Rossana e grazie per questa intervista, l’onore è tutto mio.
Sono stata una bambina molto particolare e sebbene so che tutti i bambini vivono nel mondo dei sogni (giustamente!) io lo facevo sin troppo; mi rifugiavo dove la vita era più bella e clemente, quindi lo facevo spesso anche nei libri. Adoravo entrare nelle librerie e annusare i libri, toccarli e sin da piccina preferivo quelle ai negozi di giocattoli e simili. E poi da bambina inventavo storie, favole che spesso avevano come protagonisti me e i miei giocattoli e amavo raccontarle al mio migliore amico. Sono stata una bambina tranquilla, tutto sommato serena, ma che ha dovuto lottare contro dolori prematuri e che si è un po’ rifugiata nei libri, amore e passione molto precoce per me.

Sei diplomata come perito agrario e ti sei laureata in Scienze dell’Educazione, diventando educatore professionale nel sociale.  Come si sposano queste esperienze di studio e di lavoro con la tua passione per la scrittura?

Non si sono sposate perché al momento ho cambiato rotta; mi sento spesso come una nave, il mare può essere calmo o agitato e la direzione quella giusta, ma se sento il bisogno di virare lo faccio, anche a costo di seguire una scia diversa da quella per cui avevo cominciato a navigare, in poche parole: assecondo le mie passioni e i miei sogni. Così dopo qualche corso e un master ho cominciato a lavorare nel campo dell’editoria e ora mi sento davvero appagata, forse ho trovato il mio mare…


Nel 2011, hai pubblicato il tuo primo romanzo fantasy “Luna cremisi”. Ce ne parli?

Luna cremisi è stato il mio primissimo romanzo scritto, molti anni orsono ormai. Mio marito ha inviato per me il manoscritto e mi ha presentato il primo contratto a sorpresa, altrimenti io non avrei mai inviato alcunché agli editori, non perché non ci credessi ma forse non ne sentivo il bisogno pur avendo già scritto moltissimo. Con Luna cremisi quindi ho iniziato un ciclo e lo amerò per sempre proprio per questo, come si dice… il primo romanzo non si scorda mai! La storia del libro è un altro punto che mi porta a essere molto affezionata a questo mio libro di esordio perché parla di attesa, del destino e dell’amore, tutte cose che mi stanno davvero a cuore.

Ambrosia
Nel corso di quest’anno, hai pubblicato ancora un romanzo fantasy, “Ambrosia” (Libro Aperto Edizioni). Ce ne parli?

Ambrosia è una parte importantissima di me, proprio nel senso che ho seminato in questo romanzo tante piccole parti della mia essenza, tra i personaggi, ripercorrendo passioni, parlando e quindi scrivendo a cuore aperto. Grazie alla mia fantastica casa editrice ho coronato un sogno perché anche se Ambrosia è un altro libro che risale a qualche tempo fa in quanto a stesura, rimane quello a cui sono più affezionata.
Nasce da un sogno e un sentimento nascosto: il sogno mi ha fatto conoscere uno dei miei protagonisti e il sentimento pregno di dolore, ha guidato la storia. Credo che la figura della protagonista, Ambrosia appunto, mi rappresenti meglio di come a volte mi rappresento io e sebbene non ci sia identificazione nella sua vita, c’è in tanti piccoli e grandi aspetti del suo carattere. Senza dubbio ci tenevo moltissimo a pubblicare questo testo che è “rimasto nel cassetto” per troppo tempo, con la Libro Aperto Edizioni ho coronato un sogno, per altro nel motivo più onesto possibile perché, ci tengo sempre a dirlo, la CE suddetta è completamente gratuita e altamente professionale, tanto che al seguito della firma del contratto d’autrice e dopo un buon periodo di conoscenza reciproca, ho iniziato anche a collaborare con loro, sentendomi orgogliosa di far parte dello staff. 
Ambrosia resta comunque parte di me come solo pochi altri romanzi che ho scritto lo sono diventati e spero che i lettori del mio libro possano sentire la passione che ho messo tra le righe, perché quest’opera l’ho sentita sin dal principio e come un pugno allo stomaco mi ha coinvolta così tanto da farmela vivere quasi in prima persona, ecco, io spero che questo arrivi e che si possa percepire leggendo.


Ci spieghi, se ti va, i motivi della scelta di scrivere fantasy?

Non mi sono mai posta la domanda, o meglio, non mi sono mai chiesta: che genere dovrei scrivere? Il fantasy è sempre stato amore puro per me, da ragazza leggevo solo quello e pian piano pur ampliando e spaziando di generi, quello fantasy resta senza dubbio il mio preferito. Scrivo anche altri generi, come l’horror e la fantascienza ma nessuno mi prende in stesura come il genere che più amo.
Credo per altro che ci sia bisogno di sogni e che il fantasy consenta di evadere dalla realtà, dalla vita per come la conosciamo, volando verso altri magici lidi.

Attualmente lavori per una Società Editrice Italiana in qualità di Editor. Vuoi dirci se e quanto sia complicata, questa professione e cosa significhi lavorare nel campo dell’editoria, oggi come oggi, considerando le difficoltà che attraversa il settore?

Sì, al momento sono editor e responsabile dell’ufficio stampa oltreché curatrice della collana Fantasy della Libro Aperto Edizioni, inoltre lavoro per l’agenzia letteraria Open Book Literary Agency in qualità di consulente editoriale e agente letterario; so che sembrano un’infinità di cose ma in realtà sono tutte in qualche modo legate tra loro e per me unite da una verità universale: è quello che amo fare. L’editoria italiana attraversa un periodo difficile, è vero, ma credo che questo avvenga per via di tutte quelle realtà poco sane e oneste che ruotano intorno agli autori (e sono molti) che s’affacciano su questo mondo ostico. La professione di editor – e affini – è bellissima, perché consente di stare a contatto con i libri e la parola scritta e anche con le persone, in questo caso gli autori, che sicuramente sono la categoria di persone che preferisco. Quello che è fondamentale in questa professione – come in tutte le altre in fondo – è la passione: questa deve essere smisurata, scellerata e folle, perché i libri e coloro che li scrivono si devono amare e rispettare, per poter lavorare al meglio e con soddisfazione da entrambe le parti.


Infine, progetti per il futuro?

Attualmente sono alle prese con l’editing di un mio romanzo a cui tengo molto, un fantasy per ragazzi del tutto particolare, che presto proverò a inviare alle big del settore; inoltre penso che mi rimetterò a scrivere qualcosa dopo mesi di stop, anche se le idee sono ancora confuse ho una trama che mi gira per la testa e che presto strutturerò per ricominciare a scrivere, perché quando non lo faccio mi manca troppo.
Inoltre spero di continuare a lavorare nel campo e con la casa editrice con cui collaboro ora e che Ambrosia possa andare a gonfie vele.
Ti ringrazio di cuore per lo spazio concesso e la bella intervista, Rossana, Un caloroso saluto a te e a tutti i lettori. Grazie!


Grazie infinite per essere stata con noi e per aver condiviso il tuo mondo fantastico, Deborah! A presto, con le tue prossime pubblicazioni.
Roxie



(Ricordo a chiunque volesse avere il suo spazio/intervista su questa stessa pagina che mi può scrivere a: info@roxieplace.com)

martedì 23 ottobre 2012

Intervista ad Alessandra Paoloni


Oggi è nostra ospite la giovane scrittrice Alessandra Paoloni.
Benvenuta, Alessandra!

Hai iniziato molto presto a scrivere poesie e racconti e a pubblicarli su giornali della tua città, che è Tivoli. Come hai vissuto queste prime esperienze di scrittura e di condivisione?

Ciao Rossana e grazie a te per questa intervista! Tivoli in realtà è la città dove sono nata ma io sono cresciuta a Marcellina che è un piccolo paesino alle porte di Roma. Ho iniziato a pubblicare poesie all'età di vent'anni, più o meno; mi ci è voluto del tempo per convincermi a fare quello che definivo il “grande salto”, cioè permettere ad altri di leggere ciò che avevo scritto in forma privata nella mia cameretta. Sono una ragazza di natura molto timida e riservata, quindi far leggere poesie o racconti era come esporre una parte di me che preferivo tenere nascosta. All'inizio ero restia a far conoscere la mia scrittura e anche il fatto stesso che scrivevo. Poi mi sono finalmente decisa a mandare qualche poesia a una rivista locale (Orizzonti) e ricordo bene quando mi arrivò l'avviso di pubblicazione: non ci credevo e fu per me un'esperienza unica. Allora ho capito che potevo correre il rischio di superare la mia timidezza se poi le sensazioni che ricevevo in cambio erano quelle. E da allora non ho più smesso. 


Ti sei classificata seconda, con il racconto “La Prova”, al concorso indetto dal blog “Club Urban Fantasy”, la cui antologia sarà pubblicata nei prossimi mesi. Di cosa tratta, questo racconto?

Bellissima domanda! Il tema del concorso era l'incontro di un essere umano con una creatura fantastica. Quando scoprii il concorso la prima creatura che mi venne in mente fu un angelo, ma questo era già stato scelto da un altro concorrente. Così ho “ripiegato” per un nephilim e la scelta è stata più che azzeccata. Il protagonista del racconto, Padre Breas, è un personaggio che avevo già descritto per gioco in un altro racconto incompleto e inedito. Mi ero affezionata alla figura di questo prete irlandese e mi sono convinta a renderlo partecipe de “La prova”. Non posso dirvi molto riguardo la trama del racconto tranne che sfiora i temi della consapevolezza di sé, delle scelte che siamo costretti a fare nella vita, e del destino al quale l'uomo è legato a doppio filo. L'antologia “Stirpe Chimerica Volume I” (a cura di Stefano G. Muscolino e Angela Visalli) uscirà nel prossimo mese e vi invito alla sua lettura integrale.


La Stirpe di Agortos
Nel 2012 hai pubblicato il romanzo “La Stirpe di Agortos”, col quale hai dato il via ad un ciclo di fantasy imperniati sul rapporto mistico tra l’uomo e la natura. Ce ne parli?

“La Stirpe di Agortos” è in realtà la ripubblicazione di un libro già edito nel 2008. Rispolverando trama e contenuti ho ridato luce alla saga sotto lo pseudonimo di Elisabeth Gravestone. E' il primo di quattro libri e si apre con il prologo di Agortos dove l'uomo racconta il patto che ha stipulato con la Natura, attraverso il quale si impegnerà a studiare il suo lato mistico. Immaginate dunque una terra incontaminata, la terra di uno pseudo-medioevo, dove sia Agortos che la sua generazione sono impegnati a ricercare il lato magico nascosto dietro alle piante e alle pietre che la formano. La Natura quindi diventa protagonista a sua volta, e rappresenta il lato fantasy della saga. Anika e Airen, le figlie di Agortos, sono le prime a portare avanti gli studi del padre non senza difficoltà. La Stirpe ha come tema il rapporto dell'uomo con la natura e il rapporto padre figlio. Nonché quello della predestinazione e del destino al quale gli esseri umani non possono sottrarsi. Spero di dare presto alla luce la seconda generazione della Stirpe, dove le tematiche resteranno immutate ma cambieranno scenari e protagonisti. E naturalmente la trama si farà più fitta. Con la prima generazione conosciamo Agortos, le sue figlie, e il motore della storia. Nella seconda vedremo come questo si sviluppa e si approfondisce. 

Di cosa ti occupi, quando non sei impegnata a scrivere?

I miei quattro nipoti mi tengono parecchio occupata. A loro ho dedicato tutti i libri pubblicati fino ad ora e a loro sto insegnando l'amore per la lettura. Quello per la scrittura è ancora presto, e non è detto poi che a loro piaccia. Per ora una scrittrice sognatrice in famiglia basta e avanza. 

Continuerai a scrivere lo stesso genere, il Fantasy oppure ti immagini sperimentare dell’altro?

Amo sperimentare. Ho scritto un paranormal fantasy molto diverso dalla Stirpe che potrete leggere presto. Mi destreggio tra il fantasy e il gotico, e non mi spiacerebbe un giorno poter scrivere un horror. Ho esordito inoltre con un libro di poesie, anche se non penso di tornare più alla scrittura in versi. Non mi vedo come scrittrice di gialli, ma un giorno mi piacerebbe scrivere un romance. Puri sentimenti e nient'altro. Chissà.....


Hai uno scrittore a cui ti sei ispirata, quando hai intrapreso questa strada?

Ne ho più di uno a dire la verità. Il libro che avrei voluto scrivere è “Cime tempestose” della Bronte, sia per l'immortalità dei suoi protagonisti che per le ambientazioni. King è uno di quelli che mi ha insegnato come far vedere al lettore e a far sentire quello che provano i personaggi in una storia. Coelho invece mi ha suggerito di inserire della “filosofia” in un racconto. Tolkien è il maestro del fantasy e lui direi che ha insegnato a tutti noi come si costruiscono mondi e dimensioni. 

Progetti per il futuro?

Come ti dicevo poc'anzi, nei prossimi mesi uscirà il libro “La Discendente di Tiepole”, un paranormal fantasy edito dalla Butterfly Edizioni di Argeta Brozi. E' un'opera molto diversa dalla Stirpe sia per linguaggio che per argomentazioni, anche se il tema del destino a me tanto caro ricorrerà anche in queste pagine. Poi ci sarà la pubblicazione dell'antologia “Stirpe Chimerica” con il racconto “La prova”. E sto lavorando a un altro paio di storie inedite, che sono però ancora in forma embrionale. Inoltre mi attende la seconda generazione, con le avventure dei discendenti di Agortos. C'è parecchia carne sul fuoco. Spero davvero che il 2013 sia un anno ricco di scrittura e piccole ma importanti soddisfazioni. 


Grazie infinite per essere stata con noi e appuntamento a presto, con le tue nuove avventure editoriali!
Roxie

Grazie a te Rossana! Un caro saluto a tutti! 


(Ricordo a chiunque volesse avere il suo spazio/intervista su questa stessa pagina che mi può scrivere a: info@roxieplace.com)


domenica 21 ottobre 2012

Intervista a Maria Elena Gattuso


Ospitiamo oggi la giovane scrittrice, Maria Elena Gattuso.
Benvenuta, Maria Elena!

Quali sono le passioni che ti tengono impegnata mentre non scrivi? 

Il Teatro, senza dubbio!  Mi piace la recitazione ma ancora di più l’aspetto registico, che sto scoprendo piano piano. Mi occupo di aiuto-regia in due compagnie amatoriali. Per quanto riguarda invece la scuola del teatro stabile Metastasio di Prato, a breve inizierà il terzo e ultimo anno. E poi adoro leggere libri, per questo gestisco il blog Follie di libri

Prima di pubblicare il tuo romanzo, “Il ragazzo del destino”, di cui parleremo fra un attimo, stavi lavorando ad un fantasy che però hai interrotto. Ci vuoi spiegare che cosa accadde?

Quando ho iniziato a ideare la storia de “Il Ragazzo del Destino” avevo ben chiari l’inizio e la fine, per questo ero più che determinata a concluderlo. L’altra storia invece sarebbe stata una saga fantasy per ragazzi, quindi con più libri. Non so spiegarti come mai abbia sospeso la stesura dell’altra storia, ma sapevo che non potevo dedicarmi a due lavori contemporaneamente, quindi ho dovuto fare una scelta.

Il ragazzo del destino
Veniamo al romanzo, “Il ragazzo del destino” (Edizioni Il Ciliegio). Racconti che la sua stesura ti sia costata diversi anni di lavoro. Come mai? Ce ne parli?

C’è da dire che a sedici anni non scrivevo sempre, ma quando ne avevo il tempo e l’ispirazione. Sono anche rimasta bloccata per diversi mesi. Posso dire di essere cresciuta con i personaggi e che la parola “fine” è arrivata nel luglio del 2008, quindi poco prima di compiere i 20 anni.

Recentemente, ti sei occupata della regia di uno spettacolo messo in scena dalla compagnia amatoriale Gl’Incoscienti. Che tipo di esperienza è stata e pensi di rifarla?

E’ stata un’esperienza senz’altro formativa. In realtà non dovevo occuparmi completamente della regia di questo spettacolo, ma alla fine è andata così e sono contenta del risultato finale, anche perché mi sono trovata molto bene con tutti gli interpreti e non a caso il prossimo anno proveremo a mettere in scena un altro spettacolo. Siamo una compagnia amatoriale e io per prima ho tanto da imparare, però l’importante è fare un qualcosa che ci interessa e ci fa stare bene insieme. Premetto che quando ho scritto il libro il mio interesse era la recitazione, ma decisi di attribuire a Rebecca, la protagonista, la passione per la regia, in modo da differenziarla da me. Tale tentativo è andato in fumo, a quanto pare!

A chi consiglieresti di leggere, “Il ragazzo del destino”? 

E’ un libro indicato per gli adolescenti ma può essere letto anche dagli adulti, dopotutto da quell’età ci siamo passati tutti…

Progetti per il futuro?

Spero entro un anno di potermi dedicare completamente a un’altra idea che mi sta frullando nella mente! 

Bene, grazie infinite per aver condiviso il tuo mondo con noi, Maria Elena! A presto, con nuove avventure editoriali… e non!
Roxie



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venerdì 19 ottobre 2012

Intervista a Tiziana Cazziero

Oggi abbiamo con noi la scrittrice Tiziana Cazziero.
Benvenuta, Tiziana!

Sei diplomata in Ragioneria. Sorge spontanea la banale ma dovuta domanda… come si concilia la passione per i numeri e i conti con quella per la scrittura?

E’ vero sono diplomata Ragioniera e per qualche anno ho anche lavorato presso uno studio di commercialisti ma, la scrittura ha sempre fatto parte di me. Adesso i numeri che vedo sono quelli dei conti da pagare… bollette, tasse ecc.. Qualche anno fa ho deciso che la scrittura doveva essere la mia strada, e così è stato. Ho scritto il mio primo romanzo che ho pubblicato nel 2011 con Book Sprint Edizioni - “Voltare Pagina” - successivamente sono iniziate diverse collaborazioni con alcune redazioni on line. Sono un’articolista free lance e sebbene sia un lavoro notevolmente impegnativo e non sempre i guadagni sono adeguati, non lo cambierei con nessun altro.

Patto con il vampiro


Quando hai iniziato a scrivere, c’è stato un episodio scatenante che magari ti ha ispirato un racconto o una poesia in particolare?

In verità non c’è stato un momento particolare in cui ho iniziato a scrivere; ero adolescente quando ho scritto le prime poesie, ma scrivevo già da piccola. Amavo scrivere lettere, credo di aver iniziato così. Non c’è stato un momento o un episodio particolare; come spesso dico quando devo scrivere, le parole arrivano improvvise e le butto giù.





Voltare pagina
Nel 2011, hai pubblicato il tuo primo romanzo “Voltare pagina” (Book Sprint Edizioni). Vuoi dirci come è nata la storia e di cosa narra?

Quando ho iniziato a scrivere questa storia lavoravo nello studio di commercialisti cui accennavo prima ma i numeri non appagavano la mia giornata, così ho deciso di provare; pensavo a questo romanzo già da tempo, era semplicemente arrivato il momento di scriverlo. La storia ha preso vita da sola nella mia testa finché non ho potuto più aspettare; dovevo mettere nero su bianco; così ho fatto. Janny Garin è la protagonista del mio romanzo, è una donna che ama la sua carriera, che ha un forte senso del dovere e della lealtà. Purtroppo sono queste sue qualità che sconvolgeranno tutta la sua vita. La trama gira attorno a lei e alle sue scelte ed  anche ad eventi che non deciso lei ma che ha solo subito. La protagonista rimane coinvolta in un losco intrigo criminale, non è stata una sua responsabilità, un collega amico le gioca un brutto scherzo e lei rimane vittima di loschi individui che sono pronti a tutto, anche ad ucciderla per mandare avanti i loro traffici illeciti. Janny si trova davanti a un bivio, che cosa fare? Manca poco al suo matrimonio, denunciare o fare finta di non aver scoperto nulla? Che cosa comporterebbe l’una o l’altra decisione? Lei però non ha bisogno di pensarci, è una dura decisione ma va comunque presa. L’amore è anche un protagonista indiscusso del romanzo; Janny finalmente scopre l’amore e tutto il suo potere. E’ sempre stata scettica su questo sentimento: è fidanzata con Mark ma non lo ama, crede di poter imparare ad amarlo, finché non scopre che questa passione non si può imporre, arriva e basta. Impetuoso, John approda nella sua vita, un uomo dal passato turbolento e misterioso; s’incontrano in circostanze particolari, arriva come un principe azzurro a salvarle la vita, un incontro che metterà a soqquadro la sua intera esistenza. L’amicizia e la famiglia hanno il loro valore e peso sull’intera vicenda; Janny è cresciuta con la madre, un rapporto simbiotico e al contempo ricco di scontri ma anche di emozionanti ravvicinamenti. Coltiva e nutre un forte legame con una vecchia amica di scuola, un legame che non conosce distanze e che non risente delle differenti scelte di vita. Janny e John inevitabilmente s’innamorano, un amore però destinato a combattere con tante avversità. Verità celate e nascoste agiscono nell’ombra, il destino a volte è beffardo e quando vuole può imporre i suoi misfatti. C’è mistero, suspense, giallo, amore, amicizia, famiglia, tanti ingredienti diversi che apparentemente sembrano non essere legati ma che al contempo si rivelano essenziali e tutti concatenati tra loro.  


Sei addetta stampa dell'Associazione Libro Aperto  e della casa editrice Libro Aperto Edizioni. Che tipo di esperienza è e come la vivi?

E’ stata una bella esperienza, costruttiva e importante per me. Parlo al passato perché è terminata da pochissimo. A volte bisogna fare delle scelte, l’importante è viverle bene e con serenità. Un’esperienza che mi ha fatto crescere nella mia piccola e modesta “professione”, lo dico con riservatezza perché so che in quello che faccio ho ancora molta strada da percorrere, e poi, nella vita non si finisce mai d’imparare. E’ stato bello ed emozionante vivere e prendere parte a questo progetto, ringrazio sempre le persone che hanno creduto in me e l’editrice che mi ha voluta in questo suo progetto fin dall’inizio, Antonella Senese, e con la quale sono ancora in contatto perché sono diventata una sua autrice; ha apprezzato il mio manoscritto fantasy e presto infatti arriverà il mio secondo romanzo fantasy “Patto con il Vampiro”, edito da Libro Aperto Edizioni. Il mondo dell’editoria è molto affascinante, seppur pieno d’insidie, ciò che conta è svolgere il proprio lavoro,  le mansioni e o quant’altro con passione. Questo è quello che faccio io, riempire le mie giornate di passione: la mia si chiama scrittura. Spero che quest’esperienza possa ripetersi presto se non con loro magari anche con altre case editrici, chissà…

Cosa consiglieresti a chi ti chiedesse un parere sul mestiere di scrittore e su quale strada sarebbe meglio percorrere per arrivare alla pubblicazione?

Non so se sono in grado di poter dare consigli e suggerimenti in merito; ciò che posso sicuramente dire è di seguire il proprio istinto e di avere perseveranza. La strada della pubblicazione è molto difficile, io inizialmente ho ricevuto solo proposte di pubblicazione a pagamento, come spesso accade per gli esordienti. Io per scelta ho deciso di aspettare, sebbene la voglia di pubblicare fosse tanta, ho detto no grazie. Così mi son detta: «se devo pagare qualcuno o qualcosa, decido io cosa chi e quando e quanto». Ho intrapreso la strada dell’auto-pubblicazione con il sito ilmiolibro.it nel 2010. Potevo tenere stretto tra le mani il mio romanzo e questo mi bastava. Poi alla fine del mese di maggio 2011 arriva una e mail inaspettata da parte della Book Sprint Edizioni: una proposta di pubblicazione senza richiesta di contributo né acquisto di copie. – Il sogno che si avvera - . Consiglio di credere in ciò che si fa, di studiare bene questo mondo, sondarlo, viverlo, esserci dentro quanto più possibile per poterlo comprendere. Spedite i vostri manoscritti a quante più case editrici possibili, un lavoro che richiede dispendio di energie, tempo e a volte anche di denaro. Le case editrici spesso accettano solo materiale cartaceo, quindi significa recarsi alla posta e inviare blocchi di pacchi con al loro interno il tuo sogno. Fortunatamente il digitale sta approdando in questo campo con più insistenza rispetto al passato; oggi il numero delle case editrici che accettano anche il formato digitale sta aumentando, un aiuto valido per il mondo dell’esordiente. Informatevi però bene sulle case editrici alle quali vi rivolgete, valutate le loro pubblicazioni e il genere che preferiscono; non inviate il vostro fantasy a chi pubblica prettamente saggi filosofici per farvi un esempio. Parola d’ordine, credete in voi.

Collabori come articolista con diversi siti redazioni on line, scrivi recensioni di libri, tratti di diversi argomenti, quali la fotografia,  la salute, il benessere... ce ne parli?

Grazie della domanda. E’ un’esperienza lavorativa che seguo ormai da tre anni. Ho scoperto per caso che potevo scrivere e al contempo portare avanti un progetto lavorativo. Ho iniziato scrivendo gratuitamente recensioni di libri per il sito sololibri.net, collaborazione che va avanti ancor oggi, e aprendo il mio primo blog: le ricette e i pensieri di Tatys. Poi con l’esperienza che nasceva nel web, sono entrata in contatto con siti specializzati che trattano la domanda e l’offerta di articolisti free lance. Ho scoperto così questo mondo fino a quel momento sconosciuto. Ho intrapreso diverse collaborazioni scrivendo di tutto, il mio argomento forte è sempre stato quello della salute e fotografia. Sono una patita del benessere: alimentazione, dieta, e tutto ciò che concerne la salute; così è stato facile iniziare a scrivere le prime guide per un sito specializzato in questo settore. Allo stesso modo è stato per la fotografia; appassionata di video e fotografia digitale ho collaborato con una testata giornalistica occupandomi da sola di queste due sezioni, creandole dal nulla. Ho avuto carta bianca e l’occasione di trattare questi argomenti sotto le loro diverse e svariate sfaccettature. Ho scritto di tutto: dal gossip alla moda, dai prestiti ai mutui, ricette, bellezza, diete, libri, cinema, televisione, musica. E’ un bel lavoro, anche se spesso ti trovi a doverti documentare su argomentazioni fino a quel momento a te estranee. In questo periodo per esempio sto scrivendo per due siti che richiedono specifiche sul giardinaggio e il mondo ecologico. Non smetti mai d’imparare cose nuove, questa cosa mi affascina molto e stuzzica la mia volontà di fare.

Ci parli anche dei Blog che gestisci?

Ho aperto il mio primo blog nel 2010; era il periodo in cui mi avvicinavo al web in maniera più intensa. Così spinta anche da un’amica ho aperto il mio primo blog - Le ricette e i pensieri di Tatys. “Ricette” perché una tra le prime collaborazioni che ho trovato riguardava appunto le ricette; inoltre da amante della cucina mi piaceva l’idea di iniziare a pubblicare le mie ricettine personali, soprattutto quelle sui dolci, torte decorate nel particolare. “Pensieri” perché non volevo che fosse un blog specifico in un unico settore, così è diventato il contenitore delle mie collaborazioni e delle mie varie promozioni on line. Quando è arrivata la pubblicazione di “Voltare Pagina” con la casa editrice, ho aperto un blog specifico sul romanzo: - Voltare pagina - dove si trova la trama del romanzo, notizie biografiche sulla sottoscritta, recensioni, interviste, i booktrailer che io stessa ho creato per i miei romanzi, un servizio che ho iniziato ad offrire anche ad altri scrittori emergenti, e dove, cosa importante si può leggere e scaricare liberamente l’incipit del romanzo. Con il tempo ho aperto sempre in questo blog una rubrica dedicata al mondo dell’editoria esordiente: intervisto e inserisco i libri di scrittori emergenti ed esordienti intervistando gli stessi autori. Ho anche dato spazio a qualche casa editrice giovane per far conoscere il loro lavoro. Nel frattempo gestisco anche un terzo blog, ma in maniera più parsimoniosa sulla fotografia - Fotografia di Tiziana Cazziero ; dove pubblicizzo i miei articoli sulla fotografia ed ho inserito i vari video creati da me. Tra poco sarà disponibile anche un quarto blog, quello sul mio secondo romanzo “Patto con il Vampiro” in uscita nei prossimi giorni. Anche lì potrete leggere la trama, visionare i miei booktrailer, leggere recensioni, interviste, ed anche l’incipit del romanzo appena sarà disponibile.

Progetti per il futuro?

La mia mente è sempre in movimento, peccato che il tempo è tiranno ed è sempre troppo poco! Ho già due romanzi in cantiere. Uno è ancora da ultimare, l’altro invece deve essere sottoposto a lavoro di revisione. Non so quando ma troverò il tempo anche per questo, sperando di avere almeno un’altra pubblicazione nel 2013. Nel frattempo lavoro come articolista free lance e sono sempre in cerca di nuove collaborazioni in ambito editoriale.

Grazie infinite per essere stata con noi, Tiziana! In bocca al lupo per tutto e quando vorrai, sarai sempre mia graditissima ospite.

Grazie a te Roxie, della disponibilità.


(Ricordo a chiunque volesse avere il suo spazio/intervista su questa stessa pagina che mi può scrivere a: info@roxieplace.com)

mercoledì 17 ottobre 2012

Intervista ad Adrena



E’ con sincera gioia che ospito e vi introduco, oggi, l’amica scrittrice ed editrice, Adrena!
Benvenuta!

Maria Capone (Adrena)
Innanzitutto, posso chiederti come mai utilizzi lo pseudonimo Adrena per firmare i tuoi libri?

Adrena non è altro che l’anagramma di un nome maschile a me molto caro. Il suo utilizzo pertanto è legato a qualcosa di molto tragico accaduta nel lontano 1986, periodo che, nonostante la sua drammaticità, non cancellerei mai. Sono certa che l’amore per un figlio possa sopravvivere oltre la morte, volare oltre la vita terrena, e solidificarsi nel tempo, mai, esso potrebbe essere annullato o cancellato. La storia cruda e reale è stata riportata nel libro “Una donna come tante”, libro che non consiglio a nessuna donna che aspetti un bambino. 

Hai condotto per anni, il programma radiofonico “Noi e Voi”, inserendovi uno spazio dedicato alla poesia. Che tipo di esperienza è stata e ti ha arricchito? 

Un’esperienza davvero unica e speciale. Ho avuto la possibilità di conoscere moltissime persone che condividevano i miei stessi interessi, è un po’ quello che mi succede oggi nel mondo virtuale di Facebook, soltanto che allora ci si conosceva di persona. 

Con i diritti d’autore per le vendite dell’antologia “Briciole di senso” (Casa Editrice Montedit) hai adottato a distanza un bambino appartenente alla Comunità di Sant’Egidio. Da cosa è nata, questa bella iniziativa?

Bellissima sì, soprattutto per il fine, ma non è stato facile. L’idea è stata mia,  il resto l’hanno fatto i 60 autori partecipanti al progetto. 

Nel 2007 hai fondato l’associazione culturale Espressione Libera e per la stessa, hai organizzato mostre ed eventi artistici e sociali.  Ce ne parli?

Cercherò di contenermi, perché su questo argomento  ci sarebbe da scrivere un libro. L’associazione nasce in seguito ad una promessa fatta a mio figlio Andrea, dare sostegno ai giovani artisti, aiutare quanti più ragazzi possibile e cercare di non fargli prendere cattive strade. Premessa la finalità, gli eventi sono stati davvero moltissimi. Abbiamo spaziato  dalla ricerca di posti dimenticati come l’invaso del Cillarese e per il quale abbiamo stampato una raccolta di fotografie, alla presentazione di libri, dalla mostra dedicata alla nostra città “Brindisi fuori e dentro”, al progetto “Spiagge di cemento” dove abbiamo coinvolto diverse crew e writers grazie al nostro Responsabile Pierfrancesco Furone. Non posso dire che ci sia stato un progetto più bello di altri, posso però dire che ce n’è uno del quale son particolarmente orgogliosa: “L’ospedale di tutti”. Sono stati 5 i pannelli realizzati dai nostri soci/artisti (1,80x2,00 m.) consegnati al reparto di Radio Terapia Intensiva dell’Ospedale Perrino di Brindisi. 


Il bacio di vetro
Nel 2011, pubblichi “Il bacio di vetro”. Ci racconti qualcosa sul tuo ultimo lavoro e a chi lo consiglieresti, come piacevole lettura?

“Il bacio di vetro” è un libro da consigliare a chiunque, non ha un bacino di utenza da preferire ad un altro. E’ un libro che si legge velocemente, è una storia d’attualità dove ognuno può ritrovarsi e rivivere emozioni presenti o passate. Oggi come oggi, gli incontri che si sviluppano tramite internet sono all’ordine del giorno, e quella che è raccontata nel nostro romanzo è intrigante al punto giusto. 

Gestisci il blog Espressione Libri, nato allo scopo di promuovere gli autori esordienti. Come consideri questa esperienza e quanto ti appassiona?

Sono altruista di indole, un’autrice emergente. Non soffro di invidia e questo mi aiuta a gioire dei successi altrui, oltre che dei miei personali. 

Nel mese appena trascorso, hai dato vita anche ad una rivista che ha lo stesso nome del tuo Blog, “Espressione Libri” e con la quale mi pregio di collaborare. Cosa ti va di raccontarci, di questa nuova esperienza?

Un sogno, un sogno che avevo riposto nel cassetto e che doveva necessariamente essere condiviso. Come sempre devo ringraziare il mio caro amico Davide Gorga che mi ha spronato ad aprirlo. Sapere di non essere sola in questa nuova avventura e di avere al mio fianco persone davvero valide come tutti voi, non può che riempirmi di orgoglio e di gioia. Sono convinta che un buon gruppo di amici non può far altro che dar vita ad ottime idee. 

C’è qualcosa che suggeriresti a chi ti chiedesse quali strade percorrere per arrivare a pubblicare?

Non tutto quello che si scrive è da pubblicare ma…  bisognerebbe far leggere il proprio libro a qualcuno che vada al di fuori del nostro ristretto giro di familiari. Consiglierei di non spedire il manoscritto a editori a pagamento che pubblicano qualsiasi cosa,  senza leggere. Ho letto libri con storie ben strutturate che contenevano nell’interno di una frase moltissimi refusi, anche gravi. Anche nel mio primo libro ci sono, per questo motivo non lo promuovo mai.  Se ci si vuole mettere in gioco ci sono tantissimi concorsi letterari ai quali vale la pena partecipare. 

Infine… progetti per il futuro?!

Il futuro è una di quelle parole che utilizzo poco, io vivo nel presente. Nel mio presente c’è la rivista, ci sono gli amici/autori, e la stesura del mio nuovo romanzo. 

Grazie di cuore per essere stata qui con noi e a prestissimo!
Roxie




(Ricordo a chiunque volesse avere il suo spazio/intervista su questa stessa pagina che mi può scrivere a: info@roxieplace.com)

Intervista a Monica Pasero


Sono lieta di introdurvi, oggi, la scrittrice/mamma per professione, Monica Pasero.
Benvenuta, Monica!

Monica Pasero
So che sei orgogliosa di dichiarare che la tua professione è quella di “mamma”. Hai due figli e ti occupi di loro a tempo pieno. Ti va di raccontarci cosa significa, una tua giornata tipo?

Sì, di professione faccio la mamma, perché la ritengo davvero una vera e propria professione, penso sia il mestiere, come già dicevano i nostri nonni, più difficile del mondo. Un lavoro che s’impara solo vivendolo, senza istruzioni d’uso. Nel mio caso, fare la mamma è diventato ancor  più impegnativo avendo due ragazzi “Speciali”. Siamo cresciuti davvero insieme e le esperienze che ho vissuto in questi anni con loro hanno arricchito di molto la mia vita, mettendomi  di fronte a nuove realtà che mi hanno resa migliore.  Ora dopo 16 anni  inizio a prendermi il mio spazio, tentando di avere una mia vita individuale. Dunque, la mia giornata tipo a oggi è: sveglia alle 6.30 colazione, porto i ragazzi a scuola poi a casa pulizie, cucinare. Nel frattempo, grazie al mio portatile riesco a interagire con i miei gruppi e le mie passioni. Nel pomeriggio, compiti ai ragazzi,  poi un pò di tempo per scrivere e così via e la mia giornata giunge al termine come tante di noi mamme che la terminano con la testa spiaccicata sul cuscino.

Qualche anno fa, è scomparsa tua nonna e poco tempo dopo, casualmente, hai ritrovato un tuo vecchio diario. Cosa è successo, dopo?

Non è andata proprio così, quando morì mia nonna non trovai un modo per placare questo grande vuoto che aveva lasciato nella mia vita, così un giorno, presi carta e penna e  decisi di colmare il tutto ricordandola a modo mio.  Intrapresi così l’ardua strada della scrittura, pagina su pagina, riscoprii episodi legati la mio passato, momenti dolci della mia infanzia, rammentai le carezze che  ancor oggi rimangono nel cuore.  “E come diceva sempre mia nonna”, edito dall‘Autore Libri Firenze è in assoluto un romanzo genuino, semplice e ricco di sentimenti in cui ognuno di noi sicuramente si ritroverà tra le sue pagine.   


Sostieni che, il tuo romanzo “Lungo viaggio verso il ritorno” (Gruppo Edicom) sia quello a cui ti senti più legata. Vuoi raccontarcene i motivi?

“Lungo viaggio verso il ritorno” con mia gran sorpresa nasce a distanza di un anno dal mio libro d’esordio, sorpresa perché dopo il romanzo dedicato a mia nonna  pensavo che la mia tra virgolette carriera di scrittrice fosse terminata, invece l’emozione nello scrivere è così forte che dopo è difficile farne senza, così  in un pomeriggio d’autunno  davanti  all’ennesimo  quattro in storia preso da mio figlio, decido con una buona dose di pazzia che avrei scritto un libro di storia, un libro che insegnasse senza annoiare nella lettura i ragazzi. Un  libro divertente e assolutamente istruttivo in cui i ragazzini  potessero riscoprire molti personaggi, rivalutandoli sotto l’aspetto umano e comunque lasciando in loro alcune nozioni storiche.   


Quest’anno, hai pubblicato il romanzo "Scritto tra le pagine del fato" (Bore srl – Youcantprint). Vuoi parlarcene e magari, dirci a chi suggeriresti di leggerlo e per quale motivo?


“Scritto tra le pagine del fato” il mio quarto romanzo edito da Borè srl giunge subito dopo ”L’abbandono” edito dal gruppo Edicom. E’ senza dubbio un libro che parla di vita e di speranza, un libro divertente e sopratutto un libro che dà un messaggio forte e chiaro  “Non arrendersi mai!”. Protagoniste del mio romanzo due famiglie d’estrazione sociale diversa che, complice il fato, si troveranno ad intrecciare le loro strade. Anna ancora bambina si troverà ad affrontare un lutto inaspettato, accompagnato dall’arrivo del fratellino Nico, un ragazzino disabile che lei crescerà con impegno, dimentica dei suoi anni. Tutto questo sotto lo sguardo ormai spento di Luigi, suo padre, che dopo la perdita della moglie si chiuderà nel suo inferno personale, fino a che il destino non gli aprirà nuovamente le porte al sentimento.
Alessandro e Leonardo figli di un industriale cresceranno nell’agio ma in un ambiente austero dettato delle regole ferree di Paolo, sotto lo sguardo benevolo di Lisa, loro madre, che tenterà di smorzare la rigidità nell'uomo, fino a che i due ragazzi saranno travolti dalla sua morte improvvisa, che celerà verità nascoste, forse ancor più dolorose da accettare.
Ad arrivare alla complicità dei due giovani Nico e Ale, entrambi primini, che uniranno le loro forze e si aiuteranno a vicenda nei loro giorni d’infanzia 
Leonardo e Anna, entrambi liceali, dopo uno scontro avranno modo di conoscersi e da alleati, cercheranno la verità che aleggerà sulla morte di Lisa... da qui, il nascere della loro passione adolescenziale. 
Non mancheranno i colpi di scena. Verità nascoste, incontri, amori coloreranno il romanzo di gioie inaspettate.
Un libro che tocca diversi temi e induce il lettore a riflettere sulla vita, sul fato che tutto decide. Un libro di speranza, che insegna a lottare sempre per avere una vita migliore. Una lettura consigliata a tutti una lettura semplice e davvero per ogni età.

C’è qualcosa che ti sentiresti di suggerire a chi vuole intraprendere il percorso tortuoso della scrittura?

Il consiglio che posso dare è questo: non montatevi la testa! Spesso si cade in questo errore, quando vedi il tuo nome in copertina, pensi davvero d’essere  diventato qualcuno. Sbagliatissimo! Ragazzi continuate a scrivere fondamentalmente per voi stessi, poi se la sorte sarà  benevola tanto meglio. Vi auguro tantissimo successo ma lo scrivere deve rimanere una passione, un piacevole sfogo nella vita tutti i giorni partendo sempre dal presupposto che scrivere non ti mantiene. 

Posso chiederti qual è il tuo parere sull’editoria a pagamento? Non se ne parla mai abbastanza…

Ormai in Italia si pubblica di tutto e di più, noi poveri emergenti siamo subissati da editori a pagamento e come ho  già scritto in altre occasioni, oggi è possibile  pubblicare pure la lista della  spesa, basta avere un buon portafoglio. L’editoria specula sui nostri sogni, ci fa sentire dei grandi scrittori con lettere adulatorie  e poi ti spiattella in faccia il conto del nostro sogno. Diffidate da chi vi lusinga, da chi risponde dopo due giorni dicendo che il vostro libro è un capolavoro (a me è successo) diffidate da chi chiede contributi  sostanziosi e soprattutto da chi fa  proposte editoriali a scadenza, questi a mio avviso sono le case che puntano sulla vostra emotività, sulla poca fiducia in voi stessi e in questo modo vi spingono a firmare. Cercate  editori non a pagamento (o massimo con contributi minimi)  editori che puntino su di voi e su ciò che scrivete,  attendete, non abbiate  fretta, lo so bene che la  voglia di vedere pubblicato il proprio libro è tanta ma se sarete caparbi, se saprete resistere alle mille tentazioni di questi affaristi, farete un gran favore a voi stessi e alla buona editoria Italiana. 

Infine, progetti per il futuro?

Progetti tantissimi, in primis la pubblicazione del mio quinto libro che sta attendendo editore,  poi la mia collaborazione con il  Giveight  gruppo no profit che si occupa di dar voce agli emergenti, tentando di smuovere le acque nell’editoria italiana, dando spazio a chi spazio non ha. Libertà d’espressione è il nostro motto. Abbiamo tante idee e voglia di cambiare le cose, voglia di dare voce e spazio a i nuovi scrittor italiani.

Grazie per essere stata qui e per aver condiviso con noi il tuo mondo interiore, così ricco, Monica. Appuntamento alle tue prossime avventure editoriali!
Roxie  




(Ricordo a chiunque volesse avere il suo spazio/intervista su questa stessa pagina che mi può scrivere a: info@roxieplace.com)
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