Oggi, sono felice di presentarvi la giovane scrittrice Simona Giorgino.
Benvenuta, Simona!
Simona Giorgino |
Ho visitato il tuo blog - dopo essere stata tua ospite e per questo, ti ringrazio ancora - ed ho letto come tu stessa ti racconti ai tuoi lettori. Mi ha colpito una citazione di Oscar Wilde che dovrebbe dirci qualcosa e cioè: “Le donne hanno un istinto meraviglioso, scoprono tutto, meno ciò che è evidente”. Ce la vuoi argomentare?
Ciao Rossana e grazie per questa intervista! Mi piace molto quella frase di Oscar Wilde, secondo me rispecchia in maniera abbastanza fedele il modo di essere delle donne. Ritengo che siamo spesso e volentieri dotate di una sensibilità oltre confine (passami questa espressione), siamo spesso molto attente e soprattutto inclini a scavare nel profondo. E se si scava troppo nel profondo, spesso si rischia di perdere di vista quello che invece succede in superficie, la realtà concreta delle cose. Per quanto mi riguarda, inoltre, ho potuto capire e notare come gli uomini abbiano una grande dote che a volte a noi donne invece manca: la semplicità, e ovviamente in senso buono (per gli uomini). Siamo talmente prese a porci domande (chiaramente non voglio generalizzare, le eccezioni ci sono in ogni caso), a fissare punti lontani, a lasciarci affascinare dal mistero e dall’indefinito, che spesso ci troviamo a ignorare che le verità più importanti sono esattamente davanti a noi. L’evidenza – per dirla con Wilde – non è esattamente il nostro forte. Diventa perfino difficile accettare che l’evidente sia reale, ci deve per forza essere qualcos’altro dietro l’evidenza! Diventa una sorta di sfida e d’altronde siamo state sempre abituate alle sfide! Il facile non fa decisamente per noi. Per le donne niente è stato mai completamente facile e la nostra storia ce ne dà ampiamente conferma.
So anche sei appassionata di fotografia… immagino, quindi, che quando non sarai impegnata con la scrittura, ti ci dedicherai. E’ così?
La fotografia mi ha sempre affascinato ma è un hobby nato solo di recente. Per la mia laurea triennale (2009) ho fortemente desiderato una digitale che ho ottenuto in regalo da mia sorella e mio cognato. Già con la digitale ebbi occasione di sperimentare un po’ questa meravigliosa arte. Poi la digitale cominciava a stare stretta, e così di recente ho “ampliato i miei orizzonti”, riuscendo a ottenere in regalo dal mio ragazzo una straordinaria Reflex, una Nikon con obiettivo stratosferico, e ovviamente gli strumenti giusti ti permettono di ottenere soddisfazioni maggiori. La fotografia rimane pur sempre una passione secondaria, alla quale mi piace dedicarmi a tempo perso, ma ogni volta che lo faccio ne traggo delle stupende sensazioni, e ritornare a casa dopo un “tour fotografico” è sempre meraviglioso, perché fremo dalla curiosità di rivedere i miei scatti sul PC, scegliere i migliori e magari farci qualche ritocchino ai colori usando programmi di editing. Mi piace! Ma resta pur sempre una passione marginale rispetto a quella per la scrittura.
Jeans e cioccolato |
Quando hai cominciato, invece, a scrivere e c’è stato un motivo particolare che ti ha indotto a farlo?
Nessun motivo mi ha indotto a scrivere, è stata sempre un’esigenza che ho sentito dentro, sin da quando ero una ragazzina. All’età di dodici, tredici anni all’incirca, l’impulso della scrittura in me si è fatto sempre più intenso. Proprio di recente, all’interno di vecchi scatoloni ho ritrovato quaderni pieni di miei racconti, sono datati 1998-1999, è stata una grande emozione rileggerne qualcuno. Ho quindi sempre scritto racconti ma anche poesie, sino a maturare l’idea e il desiderio di scrivere un romanzo, e successivamente anche di pubblicarlo. Il momento giusto per farlo, evidentemente, è arrivato nel 2011, quando ho scritto il mio primo romanzo (che è stato poi pubblicato) “Jeans e cioccolato”. Volevo fortemente scrivere un romanzo, farne un libro, tentare la via della pubblicazione senza alcuna aspettativa, e scriverlo senza alcuna interruzione, senza alcuna sosta, senza intoppi e particolari impedimenti e nel giro di pochi mesi, è stato una grandissima soddisfazione. Da allora non mi sono più fermata. ^^
Di cosa ti occupi, quando non ti dedichi a queste due grandi passioni artistiche?
Nella vita sono una studentessa, sto portando a compimento il mio ciclo di studi universitari in lingue straniere, mi sto specializzando in Traduzione e Interpretariato. Ma oltre allo studio (che ultimamente, essendo appunto presa dagli ultimi esami, è diventato praticamente all’ordine del minuto e non mi lascia abbastanza tempo per dedicarmi alla mia passione!), ho una casa da gestire, un fidanzato da non trascurare e un cagnolino che ha bisogno delle mie coccole! :)
Ho scoperto, infine che, come me, adori i cani e che ne hai uno. Vuoi raccontarci di lui, di voi, del vostro rapporto?
Sì, infatti, ho un cagnolino da giugno. Ho sempre amato gli animali e sin da piccola i miei mi hanno insegnato a convivere con gli animali e ad amarli. Ma penso che l’amore per gli animali – come l’amore in generale e per ogni altra cosa – non possa essere insegnato. Se si amano gli animali è fondamentalmente merito di una propria innata sensibilità. Il mio cagnolino è un Pinscher nano focato, sono perdutamente innamorata di lui, abbiamo trascorso un’intera estate a correre insieme per i parchi. Poi dopo l’estate abbiamo iniziare a notare un andamento un po’ strano alle zampe anteriori e, dopo diversi studi, abbiamo appurato che è affetto da una malformazione congenita ai gomiti. Ora è sotto controllo medico, le aspettative sono buone, ha le zampine ingessate ma ci convive alla perfezione, dopo le feste dovremmo essere in grado di liberarlo dal gesso e speriamo che insieme a quel gesso vada via anche la sfortuna che si è abbattuta su di lui, e che ritorni a correre come gli altri cagnolini. Il mio rapporto con lui? Viviamo praticamente in simbiosi. Lui è una parte del mio cuore e dire altro potrebbe addirittura sminuire quello che nutro per Cliff. Quindi mi fermo qui. :)
Quel ridicolo pensiero |
Hai recentemente pubblicato il romanzo “Quel ridicolo pensiero” (0111 Edizioni). Ce ne parli?
“Quel ridicolo pensiero” è il mio secondo romanzo. L’ho scritto nel giro di una trentina di giorni, esattamente a due mesi di distanza dall’uscita di “Jeans e cioccolato”, il mio primo romanzo. Volevo fortemente scrivere un altro libro, ero lì a immaginare e a fantasticare sulla mia prima pubblicazione che da lì a poco sarebbe diventata realtà, sulle presentazioni letterarie, sulla soddisfazione di tenere il primo libro tra le mani, e così è nata di getto la mia seconda protagonista, Carina. Anche lei, infatti, ha pubblicato un libro, si sta dirigendo alla presentazione del suo primo romanzo, è emozionata. Poi però Simona scompare dalla scena, e lascia che Carina prenda il sopravvento, e insieme a lei anche la sua storia particolare. Carina vive un’esperienza insolita che la allontana per un po’ dalla persona che ama e che le permette di capire un sacco di cose, e soprattutto di fare chiarezza dentro di sé. Un interrogativo che vorrei lasciare al lettore: quanto spessore ha il destino nella tua vita? Il messaggio che vorrei comunicare è senza dubbio positivo per le coppie, e al tempo stesso spero di dare a chi legge questo romanzo qualche interessante spunto di riflessione, insieme a una storia mi auguro quanto più piacevole possibile!
Per concludere la nostra chiacchierata, vorrei chiederti cosa pensi di fare nel prossimo futuro… progetti editoriali?
È in stesura un terzo romanzo. Mi sento molto migliorata nello stile, nei contenuti, mi sento più sicura di me, e ho una voglia pazzesca di lanciarmi e terminarlo, fremo dal desiderio, ma come ti accennavo prima, gli esami in vista della laurea mi tengono molto occupata anche e soprattutto a livello mentale. Non manca mai, comunque, l’occasione di ritagliami uno spazio e un momento da dedicare alla scrittura – se non lo facessi probabilmente non sopravvivrei! – quindi il nuovo romanzo procede più lentamente rispetto agli altri due, scritti in tempi più ridotti, ma procede comunque. Anzi, in questo modo sento che stavolta sarà un romanzo ancor più ragionato, più maturo e completo.
Progetti editoriali in vista quindi ancora no, ma ho assolutamente intenzione di continuare a pubblicare. Per il momento mi godo la promozione relativa ai primi due libri, che sono stati inoltre pubblicati con soli sette mesi di distanza l’uno dall’altro, quindi ne avrò, fortunatamente, ancora per un bel po’!
Grazie di cuore per essere stata qui e per averci raccontato del tuo mondo. A presto, con le tue nuove avventure letterarie!
Roxie
Grazie a te Rossana, è stato un vero piacere!
(Ricordo a chiunque volesse avere il suo spazio/intervista su questa stessa pagina che mi può scrivere a: info@roxieplace.com)
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