mercoledì 28 novembre 2012

Intervista a Francesca Napoli


Abbiamo con noi, la giovanissima scrittrice Francesca Napoli.
Benvenuta, Francesca!

Francesca Napoli
Sei nata a Palermo e ti sei diplomata al liceo classico con la tesina: “Serendipità: fortunato accidente”. Ce ne vuoi parlare?

Certamente, ve ne parlo con piacere. Diciamo che fin dall’inizio del quinto anno, in cuor mio, sapevo che agli esami di maturità avrei portato una tesina che avesse come argomento principale il destino. Fortunatamente sono una ragazza abbastanza decisa. Inutile dirvi che si trattava di una scelta abbastanza complicata non soltanto per la difficoltà dell’argomento ma anche e soprattutto perché il destino e tutto ciò che ne scaturisce sono molto vasti, si può spaziare e arrivare dove si vuole. Credo che non esista una conclusione, un punto. Pertanto, avrei dovuto focalizzare la mia attenzione solo su un aspetto. Un bel giorno arriva l’ispirazione. Ricordo che arrivò un sabato sera, ogni tanto rimanere a casa giova. Facendo zapping su sky, trovo un film che mi affascina fin dal titolo: “Serendipity: quando l’amore è magia”. Avrei potuto semplicemente guardare il film e magari innamorarmi dei personaggi o della trama, e invece no, ho cominciato a fare ricerche su quel termine tanto intrigante. Con mio grande stupore, mi sono accostata ad un mondo affascinante, quello dell’ottimismo come profumo della vita (per rifarmi ad una celebre pubblicità) e da lì l’idea di creare una tesina su questo argomento. Sono costretta a interrompermi, non vorrei mai smettere di parlare di questo tema anzi ti ringrazio Rossana per avermi dato la possibilità di parlarne.

Vuoi raccontarci di come sia nata la tua passione per la scrittura?

Io sono del parere che tutte le passioni, tutti i talenti siano qualcosa che nasce insieme a te. Il segreto sta nello scoprire qual è la tua inclinazione e farne tesoro, sfruttarla nel modo più giusto. Nel mio caso, fin da quando ero piccola sapevo di essere particolarmente appassionata di italiano e riuscivo a cavarmela abbastanza bene. Crescendo, ovviamente, ho acquisito maggiori conoscenze e arricchito il mio bagaglio culturale, sono migliorata nello scrivere temi a scuola e questa mi dava tante soddisfazioni. La cosa che più mi dava fastidio era, però, dover redigere qualcosa che approfondisse un argomento impostomi precedentemente da qualcuno, avevo voglia di scrivere liberamente, senza freni, senza ostacoli. Forse sarà stata lo spirito di ribellione che mi ha portato a scrivere, a lasciare spazio alla mia fantasia. In quel momento ho capito che quella sarebbe stata la mia strada. 

Qual è stato il tuo percorso umano e di scrittura che ti ha condotto alla voglia di pubblicare?

E’ stata una mia grande amica che mi ha dato la spinta per pubblicare un libro o almeno provarci. Questo è sempre stato uno dei miei più grandi sogni ma, al contrario degli altri, non mi sono mai sforzata più di tanto perché si trasformasse in realtà. L’ho sempre considerato come qualcosa fuori dalla mia portata e invece mi sono serviti soltanto carta, penna, tanta voglia e tantissima passione, un mix perfetto che mi ha permesso di realizzare un sogno.

L'inquietante urlo del silenzio
Veniamo al tuo primo romanzo, “L’inquietante urlo del silenzio” (Butterfly Edizioni). Di cosa racconta?

Si tratta di un fantasy, una storia surreale che narra le vicende di Emily. Una ragazza apparentemente tranquilla, una principessa dalla vita quasi perfetta che nasconde una passione particolare che la porterà a sfiorare i limiti della follia. Per questo motivo, verrà internata in un ospedale psichiatrico che presto rivelerà il suo volto. Emily sarà costretta a fare i conti con vicende bizzarre e poco piacevoli prima di svelare a noi tutti quanto sia potente la forza dell’amore.


Quali sono le tue passioni, cosa fai, quando non scrivi?

La mia è una vita abbastanza frenetica, non sto un attimo ferma non solo perché non mi piace oziare ma anche perché in realtà non ne avrei la possibilità. Lo studio è la cosa che mi impegna più di tutte ma da un po’ di tempo a questa parte ho scoperto di apprezzare particolarmente il mondo dello sport. Quando mi alleno, scarico tutta la mia tensione e mi rilasso. Se potessi, starei tutto il giorno in palestra. Diciamo che mi diletto in varie discipline, quella che più mi piace è sicuramente lo zumba fitness. Amo anche leggere e certamente adoro uscire e divertirmi con i miei amici.


Infine, i tuoi progetti per il futuro?

Vi confido che sto scrivendo un thriller incentrato su intrecci amorosi, sono a metà dell’opera ma purtroppo non ho tantissimo tempo per dedicarmi pienamente a questo nuovo progetto, di cui mi sento maggiormente orgogliosa rispetto al primo. Noto io stessa di essere diventata più matura, riesco a organizzare meglio i contenuti e anche a giocare bene con le parole. Del resto, credo che non si finisca mai di imparare. Prima di concludere, vorrei invitare sia te Rossana sia tutti i lettori di questo blog a leggere il mio romanzo e a lasciarsi emozionare dalla storia della piccola Emy.


Grazie infinite, per essere stata con noi e in bocca al lupo per tutto!
Roxie



(Ricordo a chiunque volesse avere il suo spazio/intervista su questa stessa pagina che mi può scrivere a: info@roxieplace.com)

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