Oggi abbiamo con noi
la scrittrice Giulia Martani.
Benvenuta, Giulia!
Giulia Martani |
Sei
laureata in Giurisprudenza. Quanto, sempre ammesso che sia così, influisce
questo corso di studi, nelle cose che scrivi?
Sicuramente la
formazione giuridica ha influito in qualche modo sulla mia forma mentis e lo studio del diritto mi ha dato diversi spunti, in
particolare per i racconti del primo libro!
Quali
sono le tue passioni e cosa fai, quando non sei impegnata a scrivere?
Nel tempo libero
adoro leggere, con accanto la mia adorata gatta nonché musa ispiratrice, Desdy. Guardo poca
televisione, piuttosto preferisco passare del tempo sul web.
Nel
2011, hai pubblicato la raccolta di racconti noir “Nero ma non troppo” (Edizioni
Sensoinverso). Ce ne parli?
"Nero ma non
troppo" è una raccolta di racconti brevi, il cui unico filo conduttore è
la presenza di elementi fantastici, spesso noir. Infatti in ogni racconto
"ci scappa il morto".
Le varie vicende si
svolgono in scenari di apparente normalità, improvvisamente interrotti da eventi
imprevedibili, irrazionali e inquietanti, spesso conditi da houmor nero.
Nero, quindi...ma non
troppo, perché spesso al delitto segue un contrappasso.
Benzina |
Nel
febbraio di quest’anno, invece, hai pubblicato il tuo primo romanzo,“Benzina”
(Lettere Animate). Di cosa tratta?
La protagonista, la
quindicenne Ilaria, è un’adolescente dolce, seria e studiosa.
A differenza delle compagne di scuola, ama
studiare, non si trucca e non pensa ancora ai ragazzi... è la classica
studentessa modello. Eppure, come apprendiamo dalle prime righe del romanzo, ha
commesso un atto gravissimo: ha dato fuoco al liceo usando una tanica di
benzina.
Dal carcere minorile la giovane racconta al
lettore le ragioni che l’hanno indotta al (folle?) gesto, in un susseguirsi di
vicende amare dal ritmo incalzante, talvolta velate di una sottile ironia.
Ilaria con la sua confessione getta luce su
cupi e insospettabili spaccati dei giovani d’oggi, si scoprirà che l’atto
criminoso non è altro che la reazione estrema a una lunga e devastante serie di
soprusi che la ragazzina ha subito da parte di compagne di scuola e insegnanti,
nonché a una cocente delusione d’amore.
Se
dovessi consigliare di leggere “Benzina” ad un potenziale lettore… che
cosa gli diresti?
Consiglio la lettura ad un
pubblico di ogni età, ma in particolar modo ai più giovani e ai docenti, per
sensibilizzarli su una tematica purtroppo molto attuale, ovvero il bullismo tra
i banchi di scuola. In particolar modo quello al femminile, del quale si parla molto meno e che considero
ancora più subdolo e perciò pericoloso.
Progetti
per il futuro?
E’ difficile fare
progetti a lungo termine in questi tempi di crisi, ma sicuramente continuerò a
scrivere, confesso che ho già un nuovo libro in cantiere…
Grazie infinite per
essere stata qui, Giulia! In bocca al lupo per tutto e a presto!
Roxie
(Ricordo a chiunque volesse avere il suo spazio/intervista su questa stessa pagina che mi può scrivere a: info@roxieplace.com)
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