mercoledì 28 novembre 2012

Intervista a Francesca Napoli


Abbiamo con noi, la giovanissima scrittrice Francesca Napoli.
Benvenuta, Francesca!

Francesca Napoli
Sei nata a Palermo e ti sei diplomata al liceo classico con la tesina: “Serendipità: fortunato accidente”. Ce ne vuoi parlare?

Certamente, ve ne parlo con piacere. Diciamo che fin dall’inizio del quinto anno, in cuor mio, sapevo che agli esami di maturità avrei portato una tesina che avesse come argomento principale il destino. Fortunatamente sono una ragazza abbastanza decisa. Inutile dirvi che si trattava di una scelta abbastanza complicata non soltanto per la difficoltà dell’argomento ma anche e soprattutto perché il destino e tutto ciò che ne scaturisce sono molto vasti, si può spaziare e arrivare dove si vuole. Credo che non esista una conclusione, un punto. Pertanto, avrei dovuto focalizzare la mia attenzione solo su un aspetto. Un bel giorno arriva l’ispirazione. Ricordo che arrivò un sabato sera, ogni tanto rimanere a casa giova. Facendo zapping su sky, trovo un film che mi affascina fin dal titolo: “Serendipity: quando l’amore è magia”. Avrei potuto semplicemente guardare il film e magari innamorarmi dei personaggi o della trama, e invece no, ho cominciato a fare ricerche su quel termine tanto intrigante. Con mio grande stupore, mi sono accostata ad un mondo affascinante, quello dell’ottimismo come profumo della vita (per rifarmi ad una celebre pubblicità) e da lì l’idea di creare una tesina su questo argomento. Sono costretta a interrompermi, non vorrei mai smettere di parlare di questo tema anzi ti ringrazio Rossana per avermi dato la possibilità di parlarne.

Vuoi raccontarci di come sia nata la tua passione per la scrittura?

Io sono del parere che tutte le passioni, tutti i talenti siano qualcosa che nasce insieme a te. Il segreto sta nello scoprire qual è la tua inclinazione e farne tesoro, sfruttarla nel modo più giusto. Nel mio caso, fin da quando ero piccola sapevo di essere particolarmente appassionata di italiano e riuscivo a cavarmela abbastanza bene. Crescendo, ovviamente, ho acquisito maggiori conoscenze e arricchito il mio bagaglio culturale, sono migliorata nello scrivere temi a scuola e questa mi dava tante soddisfazioni. La cosa che più mi dava fastidio era, però, dover redigere qualcosa che approfondisse un argomento impostomi precedentemente da qualcuno, avevo voglia di scrivere liberamente, senza freni, senza ostacoli. Forse sarà stata lo spirito di ribellione che mi ha portato a scrivere, a lasciare spazio alla mia fantasia. In quel momento ho capito che quella sarebbe stata la mia strada. 

Qual è stato il tuo percorso umano e di scrittura che ti ha condotto alla voglia di pubblicare?

E’ stata una mia grande amica che mi ha dato la spinta per pubblicare un libro o almeno provarci. Questo è sempre stato uno dei miei più grandi sogni ma, al contrario degli altri, non mi sono mai sforzata più di tanto perché si trasformasse in realtà. L’ho sempre considerato come qualcosa fuori dalla mia portata e invece mi sono serviti soltanto carta, penna, tanta voglia e tantissima passione, un mix perfetto che mi ha permesso di realizzare un sogno.

L'inquietante urlo del silenzio
Veniamo al tuo primo romanzo, “L’inquietante urlo del silenzio” (Butterfly Edizioni). Di cosa racconta?

Si tratta di un fantasy, una storia surreale che narra le vicende di Emily. Una ragazza apparentemente tranquilla, una principessa dalla vita quasi perfetta che nasconde una passione particolare che la porterà a sfiorare i limiti della follia. Per questo motivo, verrà internata in un ospedale psichiatrico che presto rivelerà il suo volto. Emily sarà costretta a fare i conti con vicende bizzarre e poco piacevoli prima di svelare a noi tutti quanto sia potente la forza dell’amore.


Quali sono le tue passioni, cosa fai, quando non scrivi?

La mia è una vita abbastanza frenetica, non sto un attimo ferma non solo perché non mi piace oziare ma anche perché in realtà non ne avrei la possibilità. Lo studio è la cosa che mi impegna più di tutte ma da un po’ di tempo a questa parte ho scoperto di apprezzare particolarmente il mondo dello sport. Quando mi alleno, scarico tutta la mia tensione e mi rilasso. Se potessi, starei tutto il giorno in palestra. Diciamo che mi diletto in varie discipline, quella che più mi piace è sicuramente lo zumba fitness. Amo anche leggere e certamente adoro uscire e divertirmi con i miei amici.


Infine, i tuoi progetti per il futuro?

Vi confido che sto scrivendo un thriller incentrato su intrecci amorosi, sono a metà dell’opera ma purtroppo non ho tantissimo tempo per dedicarmi pienamente a questo nuovo progetto, di cui mi sento maggiormente orgogliosa rispetto al primo. Noto io stessa di essere diventata più matura, riesco a organizzare meglio i contenuti e anche a giocare bene con le parole. Del resto, credo che non si finisca mai di imparare. Prima di concludere, vorrei invitare sia te Rossana sia tutti i lettori di questo blog a leggere il mio romanzo e a lasciarsi emozionare dalla storia della piccola Emy.


Grazie infinite, per essere stata con noi e in bocca al lupo per tutto!
Roxie



(Ricordo a chiunque volesse avere il suo spazio/intervista su questa stessa pagina che mi può scrivere a: info@roxieplace.com)

lunedì 26 novembre 2012

Intervista a Stella Stollo


E’ mia graditissima ospite, oggi, la scrittrice Stella Stollo.
Benvenuta, Stella!

Grazie a te per l’accoglienza, Roxie. Sono felice di essere sul tuo blog.

Stella Stollo
Hai frequentato il liceo scientifico e ti sei laureata in Lingue e Letterature Orientali presso l’università di Venezia. Quanto e come ti hanno aiutata, durante il percorso che ti ha condotta a diventare una scrittrice, i tuoi studi e come mai, due scelte così differenti fra loro?

Se ho capito bene, mi stai chiedendo come mai non ho frequentato il liceo linguistico prima dell’università, data la mia passione per le lingue. In realtà, quando ho scelto la facoltà di Lingue Orientali, non l’ho fatto per il desiderio di parlare fluentemente una lingua esotica (non sono una brava oratrice nemmeno in italiano!), ma piuttosto sull’onda della fascinazione per la cultura e le filosofie orientali che allora conoscevo solo tramite certe letture, Hesse in particolare. Insomma, tutti quelli della mia generazione ad un certo punto hanno desiderato andare in Oriente! Devo dire comunque che al liceo scientifico ho studiato in maniera approfondita soprattutto  la matematica e il latino, due discipline che reputo importantissime per la formazione  di un pensiero logico-creativo. L’esercizio matematico mi è stato utile per la comprensione delle strutture logiche alla base di una lingua non alfabetica come il cinese, così come la conoscenza del latino mi è servita tantissimo per lo studio della lingua russa e in seguito di quella tedesca (assolutamente fuori programma).
Penso che i miei studi e le situazioni  ad essi correlati, cioè ambiente, amicizie, relazioni, viaggi,  abbiano contribuito a farmi diventare il tipo di persona e di autrice che sono. Ma sono sicura che, indipendentemente dal percorso di studi, sarei comunque arrivata a scrivere dei libri: è una cosa che avevo già deciso da bambina. Me la sono presa comoda, ma l’ho fatta!

Hai trascorso un anno accademico in Cina e poi, per motivi sentimentali, hai vissuto tre anni in Germania. Che ricordi hai di questi due Paesi tanto distanti fra loro e dalla nostra Italia? 

Della Cina di allora (stiamo parlando di ventisei anni fa), più che ricordi nitidi, conservo alcune  impressioni claustrofobiche dovute alla frequentazione di ambienti superaffollati e certe fobie legate all’igiene che ormai mi caratterizzeranno per sempre (a noi studenti borsisti era permesso frequentare mezzi di trasporto e luoghi normalmente sconosciuti ai turisti stranieri). Ma conservo anche emozioni e sensazioni piacevolissime, legate soprattutto ad una diversa percezione del Tempo: lentissimo, dilatato e dispensatore di un senso di libertà mai sperimentato prima. Della Germania ho invece ricordi relativi all’altro tempo, quello atmosferico! In particolare ricordo con terrore alcuni mesi trascorsi sulla costa del Mar baltico (bellissimi posti): non sono fatta per vivere al freddo! Ancora oggi mi chiedo perché non mi sono innamorata di uno Spagnolo invece che di un Tedesco: ora avrei l’occasione di fare due o tre viaggi all’anno in Spagna invece che in Germania…

Cosa hai portato con te, rientrando definitivamente in Italia, della cultura orientale e di quella germanica?

Di quella germanica solo mio marito, il calendario dell’avvento e i dolcetti speziati. 
Di quella orientale, una certa insofferenza verso il dualismo (tra energia e materia, tra corpo e anima, tra scienza e filosofia…) che permea la cultura occidentale, dominata dal pensiero greco classico e dalla concezione cattolica del mondo. L’interconnessione di tutte le cose e l’interazione degli opposti, tipiche sia del pensiero orientale che di quello occidentale presocratico sembrano essere alla base delle importanti scoperte della scienza moderna, in particolare della fisica quantistica.

Cosa ti piace fare, a cosa ti dedichi, quando non sei impegnata a scrivere?

Diciamo pure che scrivo nei ritagli di tempo. Lavoro fuori casa, ho due figlie, una casa da mantenere vivibile. Sono ossessionata dal dovere di regalare alla mia famiglia uno stile di vita il più salutare possibile: ho abolito detersivi inutili e inquinanti, produco  in casa detergenti con ingredienti naturali. Evito cibi già pronti, faccio in  casa biscotti e torte. Sono anche riuscita a “creare” il lievito madre che curo e nutro con amore  e quindi sforno anche pane, pizze e focacce.  Nel tempo libero mi rilasso con il giardinaggio, il contatto con la terra e i colori dei fiori mi fanno passare il mal di testa. Limitatamente alle possibilità finanziarie, mi piace viaggiare. Adoro guardare film e leggere, leggere, leggere. Del resto penso che la lettura sia l’unico modo per apprendere la tecnica narrativa. E che vedere posti nuovi, conoscere persone, fare cose, insomma vivere, sia l’unico modo per alimentare l’ispirazione, anche se poi capita che la lampadina si accenda nei rari momenti di dolce far niente.

Io e i miei piedi
Nel 2011 hai partecipato al Premio letterario Cogito ergo Scrivo, vincendolo. Con quale romanzo?

Con “Io e i miei piedi” (Graphofeel ed.) un breve romanzo scritto tanti anni fa e che ho tirato fuori dal cassetto proprio per partecipare a questo concorso.


Nel dicembre dello stesso anno hai pubblicato il secondo romanzo, “Algoritmi di Capodanno” (ARPANet), già pubblicato in formato digitale dalla stessa casa editrice. Ce ne parli?

Avrebbe dovuto essere un romanzo leggero, genere chick lit : Cinzia,  una quarantenne alle prese con le prime rughe, creme di bellezza e  vestiti strategicamente valorizzanti, è alla ricerca del grande Amore.  In corso d’opera il romanzo si è trasformato! 
Algoritmi di Capodanno
Adesso lo definirei  un libro sulle passioni:  quelle che Cinzia ha sempre avuto, come la matematica e la cioccolata, quelle che le ha regalato la sua professione, come l’arte e l’enogastronomia e infine la poesia, che l’aiuterà a decifrare gli algoritmi della vita.


Progetti per il futuro?

Sto cercando un editore per il mio terzo romanzo, MALdiTERRA, una storia che si svolge nell’arco di tre ore (la durata di un’eclissi solare) e procede in un continuo alternarsi di momenti del presente e flashback del passato. Finora ho ricevuto solo proposte con richiesta di contributo. Ma, dato che i primi due li ho pubblicati gratuitamente, insisterò finché non troverò la situazione giusta. Per ora è presente nella vetrina del sito ilmiolibro.it.
Sto rivedendo la stesura di un vecchio romanzo storico e ho iniziato a scriverne un altro che, come il tuo ultimo, ha la parola “stelle” nel suo titolo.

Che bella coincidenza, Stella!
Grazie infinite per essere stata con noi e a presto, con nuove avventure editoriali!
Roxie



(Ricordo a chiunque volesse avere il suo spazio/intervista su questa stessa pagina che mi può scrivere a: info@roxieplace.com)

domenica 25 novembre 2012

Impronte d'amore

Nell'augurarvi una serena domenica, ho il piacere di comunicarvi che ho saputo, proprio in questi giorni, di essere stata selezionata per prendere parte ad una bella antologia che sarà intitolata "Impronte d'amore" e che sarà pubblicata all'inizio del prossimo anno, da Butterfly Edizioni.
Sono felice di essere fra i 34 vincitori che sono stati scelti fra i 138 racconti pervenuti alla Casa Editrice e ringraziando coloro che mi hanno regalato questa bella soddisfazione, procedo con l'elenco di tutti i 34 scrittori e relativi racconti che vedranno presto la luce!




Luca Trovato con “La forza dell'amore”
Stella Ada Rossetti con “Angelo”
Alberto Drago con “Lui e lei”
Salvatore Di Sante con “L'estate del primo amore”
Veronica Bennet con “La storia di noi due”
Nadia Boccacci con “Come se non fosse amore”
Ilaria Militello con “Vero amore”
Marzia Bosoni con “Storia di Lisa”
Rossana Lozzio con “Non so dirti di no”
Roberto Baldini con “I dolori dell'amore”
Evelyn Storm con “I segreti dell'amore”
Alessandra Paoloni con “Come il vento su Top Withens”
Ruggero Ronzulli con “Per amore di una madre”
Concetta Raucci con “Oltre i confini”
Alessandro Mosconi con “Verso l'ignoto”
Veronica Dell'Oro con “Vuoto assoluto e terribili silenzi”
Michela Piazza con “Baci di dama”
Grazia Gironella con “Miraggio d'estate” e “Giallo amore”
Silvia Banzola con “Un'altra occasione”
Fabiola D'Amico con “Emozioni segrete”
Marinella Lombardi con “Regola n.1: tradire le regole”
Salvatore Stefanelli con “Parole” 
Vincenza Miele con “Un'americana a Tokyo”
Donatella Di Muro con “Stanza 11”
Anna De Zuani con “Nel bene e nel male”
Mary Chioatto con “Dipingimi l'anima”
Susanna Tagliaferro con “Costanza”
Federica Gnomo con “Natale con chi vuoi”
Ornella Lodin con “Più razionale di un libretto di istruzioni”
Donatella Perullo con “L'ascensore”
Rita Parisi con “Vertigine”
Barbara Bianchini con “Il Risveglio”
Monica Portiero con “Amarti un po'”
Monica Galli con "La signora fantasia"

Colgo l'occasione per congratularmi con tutti i vincitori ed in particolar modo con i colleghi di cui mi pregio di essere anche amica!
Roxie

martedì 20 novembre 2012

Intervista a Giulia Martani


Oggi abbiamo con noi la scrittrice Giulia Martani.
Benvenuta, Giulia!

Giulia Martani
Sei laureata in Giurisprudenza. Quanto, sempre ammesso che sia così, influisce questo corso di studi, nelle cose che scrivi?

Sicuramente la formazione giuridica ha influito in qualche modo sulla mia forma mentis e lo studio del diritto mi ha dato diversi spunti, in particolare per i racconti del primo libro!

Quali sono le tue passioni e cosa fai, quando non sei impegnata a scrivere?

Nel tempo libero adoro leggere, con accanto la mia adorata gatta nonché musa ispiratrice, Desdy. Guardo poca televisione, piuttosto preferisco passare del tempo sul web.

Nel 2011, hai pubblicato la raccolta di racconti noir “Nero ma non troppo” (Edizioni Sensoinverso). Ce ne parli?

"Nero ma non troppo" è una raccolta di racconti brevi, il cui unico filo conduttore è la presenza di elementi fantastici, spesso noir. Infatti in ogni racconto "ci scappa il morto".
Le varie vicende si svolgono in scenari di apparente normalità, improvvisamente interrotti da eventi imprevedibili, irrazionali e inquietanti, spesso conditi da houmor nero.
Nero, quindi...ma non troppo, perché spesso al delitto segue un contrappasso.

Benzina
Nel febbraio di quest’anno, invece, hai pubblicato il tuo primo romanzo,“Benzina” (Lettere Animate).  Di cosa tratta?

La protagonista, la quindicenne Ilaria, è un’adolescente dolce, seria e studiosa.
A differenza delle compagne di scuola, ama studiare, non si trucca e non pensa ancora ai ragazzi... è la classica studentessa modello. Eppure, come apprendiamo dalle prime righe del romanzo, ha commesso un atto gravissimo: ha dato fuoco al liceo usando una tanica di benzina.
Dal carcere minorile la giovane racconta al lettore le ragioni che l’hanno indotta al (folle?) gesto, in un susseguirsi di vicende amare dal ritmo incalzante, talvolta velate di una sottile ironia.
Ilaria con la sua confessione getta luce su cupi e insospettabili spaccati dei giovani d’oggi, si scoprirà che l’atto criminoso non è altro che la reazione estrema a una lunga e devastante serie di soprusi che la ragazzina ha subito da parte di compagne di scuola e insegnanti, nonché a una cocente delusione d’amore.

Se dovessi consigliare di leggere “Benzina” ad un potenziale lettore… che cosa gli diresti?

Consiglio la lettura ad un pubblico di ogni età, ma in particolar modo ai più giovani e ai docenti, per sensibilizzarli su una tematica purtroppo molto attuale, ovvero il bullismo tra i banchi di scuola. In particolar modo quello al femminile,  del quale si parla molto meno e che considero ancora più subdolo e perciò pericoloso.

Progetti per il futuro?

E’ difficile fare progetti a lungo termine in questi tempi di crisi, ma sicuramente continuerò a scrivere, confesso che ho già un nuovo libro in cantiere…


Grazie infinite per essere stata qui, Giulia! In bocca al lupo per tutto e a presto!
Roxie


(Ricordo a chiunque volesse avere il suo spazio/intervista su questa stessa pagina che mi può scrivere a: info@roxieplace.com)

sabato 17 novembre 2012

Debutto live di "Un pubblico di stelle... sorride"!

Prima presentazione, presso Evolvo Libri a Gravellona Toce (VB), giovedì 15 novembre 2012
Grazie a tutti!

Estratto video

lunedì 12 novembre 2012

Intervista a Vito Maurantonio


Ospitiamo oggi lo scrittore Vito Maurantonio.
Benvenuto, Vito!

Vito Maurantonio
Hai iniziato a scrivere molto presto. Quanti anni avevi?

Ciao a tutti i lettori e grazie a te, Roxie, per avermi ospitato.
Intorno ai 13/14 anni ho iniziato a scrivere le classiche frasi da diario o pensieri di un adolescente, se preferisci ma è intorno ai 17 anni che ho iniziato a scrivere i miei primi versi, in cui racchiudevo un po’ le esperienze che la vita mi offriva. Le custodivo sempre gelosamente. Questo dovuto al mio carattere timido e riservato (anche se non lo dimostro e potrei sembrare totalmente il contrario). Scrivere per me era come raccontare di me a me stesso, un modo per conoscermi meglio.

Un’altra tua grande passione è quella per la musica. Come ti ha visto protagonista?

La musica mi circola nelle vene. Sempre intorno ai 17 anni con alcuni amici avevamo pensato di creare una rock band con la quale eseguivamo alcune cover dei nostri artisti preferiti. La band l’avevamo chiamata Ora x ed io ero la voce del gruppo. È un periodo a cui sono particolarmente legato perché è proprio allora che la mia passione per lo scrivere si acuì, con la voglia di creare dei testi sui quali adattare la nostra musica e man mano che scrivevo, cercavo di perfezionare il mio stile di scrittura. Mi piaceva e accarezzavo l’idea che chi leggeva o ascoltava le mie parole doveva sentirsi parte di esse. Quindi la mia decisione di scrivere cose reali, la vita che vivevo, in modo che chiunque poteva sentirsi vivere nei miei versi.

Di cosa ti occupi, quando non scrivi?

Il lavoro mi occupa gran parte della giornata ma mi da anche l’opportunità di poter vivere certe esperienze che arricchiscono il mio bagaglio di vita. Il tempo libero comunque lo impegno con la musica e soprattutto, tanta lettura. Di ogni genere: dai romanzi alla poesia e di autori anche sconosciuti. Ne scopro sempre di più bravi.

Nel 2004 un evento personale drammatico ti ha cambiato la vita. Ti va di raccontarci qualcosa?

Una pagina molto dolorosa nella vita di tutta la mia famiglia e che, nonostante siano passati molti anni, brucia ancora dentro come se fosse ieri. Ci sono davvero poche parole per descrivere il momento. Purtroppo, nel 2004, mio fratello maggiore Cosimo, è stato stroncato nel giro di pochi mesi da una malattia. Sono stati dei mesi devastanti, non solo per il dolore che avevamo provato prima e durante la malattia ma anche per tutta la cornice che si era venuta a creare attorno.
Vedi, ti demolisce sapere che hai di fronte a te una persona, a cui sei legata da un legame così forte, che sta lottando con una forza d’animo e fisica contro un qualcosa che lo sta mangiando dentro. E ti demolisce sapere che nella maggioranza dei casi, nonostante tutti i santi e le madonne che stai pregando, quella persona non sarà più nella tua vita terrena. Continui a pregare Dio, a pregare che un miracolo possa accadere, che la scienza possa sbagliare la sua statistica o che faremo parte di quella percentuale positiva. Ma ovviamente, sono solo speranze che in quel momento li servono a reggere la tua psicologia che nel frattempo è diventata tanto sottile e fragile. Poi, però, ti ritrovi a fare i conti con il destino o chi per lui e tutti i perché del mondo senza una risposta plausibile.
La cosa che ti da forza è sentire quella persona avere a sua volta la forza di dire “io ce la farò”; “vada come vada vincerò comunque io”; “perché proprio a me….ma meglio che sia capitato a me che almeno me lo posso permettere che a qualche altro che magari non ce la fa sia fisicamente che economicamente”. Ecco mio fratello, sempre con il pensiero verso gli altri. Ho tanti ricordi di mio fratello e soprattutto tanti insegnamenti. Ho avuto la fortuna di avere due fratelli maggiori che mi hanno insegnato tanto nella vita. E Cosimo era per tutta la famiglia e soprattutto per i suoi fratelli un faro, un punto di riferimento e ci manca come l’aria.

Diario di un sognatore innamorato
Nel 2011 hai pubblicato una raccolta di poesie, “Diario di un sognatore innamorato”. Ce ne parli?

Nel 2011 ho deciso di uscire dalla mia riservatezza e timidezza e ho deciso di pubblicare alcuni miei scritti. Una raccolta di 42 poesie intitolata “Diario di un sognatore innamorato”. Un diario in cui racchiudo in versi le esperienze di vita quotidiana, ricordi che ritornano, speranze, false partenze, momenti gioia e momenti di dolore. Le poesie di “Diario di un sognatore innamorato” parlano d’amore, ma anche di sogni, della società in cui viviamo, di desideri. Un diario di vita vissuta in tutte le sue sfaccettature in cui il lettore potrebbe riconoscersi. Il tema principale della raccolta è l’amore ma amore con la “A” ed inteso a 360 gradi, non solo amore fisico. Amore nei confronti di tutto ciò che si ha il bisogno di amare, perché è dall’amore che ci viene la forza di vivere e la vita va amata. Non posso proprio immaginare una vita senza amore.
Piccolo spazio pubblicità…. “Diario di un sognatore innamorato” è acquistabile in tutte le librerie elettroniche o richiedendolo direttamente al mio indirizzo di posta elettronica vito.maurantonio@hotmail.it. Per chi vuole sapere di più sulla raccolta, in Facebook c’è un gruppo dedicato dove si possono leggere anche le recensioni.

Credi che ci sia ancora uno spazio per la poesia, nel settore editoriale, così come è strutturato oggi?

Tempo fa dicevano che il rock è morto. Oggi sentiamo dire che la poesia è un genere ormai passato e che non legge più nessuno. Non ho un’esperienza tale che mi permetta di ampliare commenti sul sistema editoriale del momento, ma credo che non esiste e non deve esistere un genere letterario passato o morto. La cultura e l’arte vanno promosse in ogni forma in cui esse si presentano. Per la poesia è compito non solo degli autori, ma anche e soprattutto degli editori promuovere i propri autori poeti. La poesia la viviamo quotidianamente:cerchiamo messaggi poetici da dedicare, scriviamo sms in forma poetica alle persone che amiamo, cerchiamo pensieri poetici per le occorrenze. La poetica la viviamo anche attraverso le canzoni dei nostri artisti preferiti. Senza la poetica non ci sarebbero neanche canzoni che regalano certe emozioni. La poesia ha la capacità di racchiudere anche in una sola parola una carrellata di emozioni e farti commuovere. La poesia ha la capacità di farti riflettere e lasciare un sospiro fra le sue parole; ha la capacità di creare certi stati d’animo che sono autentici. Ed è sbagliato far passare la poesia come un genere letterario che annoia. Dal mio punto di vista non è un genere letterario che annoia, ma è il contenuto che può piacere o non piacere a seconda dei gusti. Io sono del parere che bisogna leggere e arricchire il proprio bagaglio culturale.

Progetti per il futuro? 

Spero che “Diario di un sognatore innamorato” sia solo l’inizio di un percorso. Mi piace mettermi alla prova e tastare i miei limiti. Sto lavorando ad un racconto e non escludo un'altra pubblicazione di poesie. Inoltre non escludo un ritorno al rock. Sognare è lecito.

Grazie per essere stato con noi, a presto, per le tue prossime avventure editoriali!
Roxie

Grazie a te Roxie, è stato un piacere ed un saluto particolare a tutti i lettori: sempre in gamba!


(Ricordo a chiunque volesse avere il suo spazio/intervista su questa stessa pagina che mi può scrivere a: info@roxieplace.com)

giovedì 8 novembre 2012

Intervista a Teresa Di Gaetano

Sono lieta di introdurvi, oggi, la scrittrice Teresa Di Gaetano.
Benvenuta, Teresa!

Teresa Di Gaetano
So che sei diplomata in Giornalismo Radiotelevisivo. Hai collaborato con diverse testate giornalistiche locali ed hai anche vinto due concorsi giornalistici. Ce ne parli?

Certamente. Ho iniziato nel 2000, quando ho frequentato la scuola di giornalismo a Palermo. Quindi, è stato naturale per me iniziare a collaborare per alcune testate giornalistiche locali e poi, grazie ad un concorso, per un’emittente televisiva. Perché volevo conseguire il titolo di giornalista pubblicista, cosa che poi ho ottenuto dopo due anni di praticantato, nel 2004. Collaborare per le testate giornalistiche è stato davvero molto importante per la mia carriera di giornalista e poi di scrittrice. Perché quando scrivevo per i giornali incontravo anche artisti di ogni campo (dalla pittura alla fotografia) e, quindi, l’esperienza che ho fatto è stata, senza ombra di dubbio, un arricchimento del mio bagaglio culturale. Il primo concorso che ho vinto è stato per un’emittente televisiva (Alpa1). Si trattava della creazione di un telegiornale giovanile chiamato Winzip informazioni fatto interamente dai giovani. Purtroppo, per mancati finanziamenti il progetto è andato in onda solo per un paio di puntate, ma io sono rimasta a collaborare per il telegiornale per gli adulti per i due anni dal conseguimento del tesserino. Per quanto riguarda il secondo concorso... era un Premio giornalistico-letterario. Praticamente ho inviato una mia intervista (il mio genere giornalistico preferito) che avevo fatto ad un poeta su una rivista. Ho saputo solo dopo che la mia intervista era piaciuta e che avevo vinto uno stage di quattro mesi presso l’ADNKRONOS sezione cultura (perché io mi occupavo prevalentemente di questa sezione) di Roma. Sono stata a Roma ed ho visto come le realtà, nelle grandi testate giornalistiche, sono totalmente diverse da quelle locali. Nella realtà locale, infatti, tutto è ridimensionato. Comunque, è un’esperienza che se dovessi consigliarla, la consiglierei a tutti. Grazie alla mia breve esperienza nel campo del giornalismo ho potuto scrivere buona parte del mio romanzo d’amore, "Senza di te", edito dalla Butterfly edizioni nella collana coccinelle.

Con il racconto per l’infanzia “Bianco come la neve” ti sei qualificata terza nel concorso letterario “C’era una volta…”. Che esperienza è stata e cosa ti ha lasciato?

“Bianco come la neve” è nato per caso. Mi sono ispirata ad un dipinto che ritraeva dei pupazzi di neve. Allora, mi è venuta l’idea di scrivere questa tenera storia di pupazzi di neve che discutono magicamente il giorno di Natale (una delle mie feste preferite) su cosa sia l’umanità. Mi sono piazzata terza. E questa è stata una bella sorpresa per me. Avevo partecipato, infatti, ad altri premi letterari ma avevo ricevuto solo menzioni di merito e basta. Arrivare terza per me è stata una gran bella emozione! Il racconto è leggibile gratuitamente su questo sito: http://www.gliautori.it/teresadigaetano.html

Hai frequentato un corso di sceneggiatura e scrittura creativa, con insegnanti professionisti del settore. Credi sia stato utile? Ti piacerebbe cimentarti nella sceneggiatura?

Sì... è stato utilissimo perché non era solo di sceneggiatura, ma anche di scrittura creativa. E quindi mi hanno anche insegnato a scrivere concept per i fumetti e i cartoni animati. Dal corso di sceneggiatura poi è nato il decimo libro della saga de La sabbia delle streghe, Rosehan e la spada di Shanas. Proprio così... ho ideato e scritto l’intero libro grazie a questo corso! Guarda i miei libri sono molto dialogati, quindi la mia risposta alla tua seconda domanda è sì. Molto spesso penso che ho tante idee che potrebbero essere usate come delle sceneggiature.

La sabbia delle streghe
Curi due Blog letterari, Il diario di Teresa e La sabbia delle streghe. Parliamo del tuo romanzo Fantasy, “La sabbia delle streghe – la leggenda di Primrose”. Di cosa racconta?

Sì, la mia passione per la scrittura mi ha portata ad aprire ben due blog. Il diario di Teresa è personale, mentre il secondo è il blog ufficiale della mia saga fantasy. La sabbia delle streghe è il primo si spera di una lunga saga fantasy (ho intenzione di scrivere ben 14 volumi). Si tratta del viaggio “metafisico” se è così che possiamo definirlo della protagonista che non ha un nome. Io l’ho chiamata provvisoriamente Io. Narra lei in prima persona tutta la vicenda. Un giorno si ritrova sperduta ne Il deserto della solitudine e lì incontra una guida, Chesterfield, che le darà una missione da compiere: salvare la principessa Primrose e il principe Chidley, sovrani del GranRegno, e prigionieri di un mago, Ozark. Io apprende dal racconto degli altri personaggi chi era Primrose, per questo è sottotitolato La leggenda di Primrose. E ad un certo punto, questo strano e favoloso mondo nel quale Io si ritrova assume un suo significato. Il viaggio, allora, non è altro che il pretesto per scoprire un nuovo io. E... non svelo altro perché non voglio rovinare il finale a nessuno! Per saperne di più guardate il booktrailer che ho realizzato: 

Booktrailer

Senza di te
Quest’anno, invece, hai pubblicato il tuo primo romanzo rosa, “Senza di te” (Butterfly Edizioni). Una svolta?

In realtà non è una svolta. I miei generi preferiti sono i fantasy e i romanzi rosa, quindi... è stato naturale per me scrivere questo romanzo d’amore. Il libro narra della storia di Nina, una giornalista, che è stata lasciata dal suo grande amore, Pietro. E il romanzo racconta proprio di tutti gli stati d’animo che comporta l’essere stata lasciata, la sofferenza, il grande dolore. Ma due grandi amici come Elena e Leo le daranno la forza per andare avanti. Anche qui per saperne di più guardate il booktrailer che ho realizzato: 

Booktrailer

Mi sembra scontato e forse inutile ma te lo chiedo comunque… progetti per il futuro?!

Bè... c’è l’ambizioso progetto di portare a termine i 14 libri della saga de La sabbia delle streghe. Io per ora ne ho quasi scritti quattro (sto lavorando all’undicesimo e al secondo contemporaneamente). E poi perché no? Scrivere qualche altro romanzo rosa. Ne ho, infatti, già pronto uno nel cassetto che aspetta solo di essere corretto.

Grazie davvero per essere stata mia ospite e a presto, con le tue prossime avventure editoriali!
Roxie


(Ricordo a chiunque volesse avere il suo spazio/intervista su questa stessa pagina che mi può scrivere a: info@roxieplace.com)

martedì 6 novembre 2012

ArtisticaMente: INTERVISTA A ROSSANA LOZZIO


Oggi facciamo quattro chiacchiere con Rossana Lozzio, 
autrice di "Un pubblico di stelle... sorride". 

Intervista a Luana Semprini


Ospitiamo oggi, nel mio blog, la scrittrice Luana Semprini.
Benvenuta, Luana!

Luana Semprini
Ci racconti che cosa fai, quando non sei impegnata a scrivere?

Ciao e innanzi tutto grazie per l’opportunità! Allora, al momento essendo in cerca di occupazione ho molto tempo libero. Oltre a scrivere mi piace fare lunghe passeggiate nella natura assieme al mio cane, guardare telefilm americani e naturalmente leggere!
Per quanto riguarda i miei studi, sono laureata da un anno alla facoltà di Economia.

Nel 2007, dopo esserti iscritta al sito di fan fiction “EFP”, hai composto diverse fanfic sul noto anime “Dragonball”. Di cosa si tratta, ci spieghi meglio questo genere di scrittura?

“Dragonball” è una delle mie passioni più grandi! Trovo che sia una delle storie migliori della “Storia”! È qualcosa di completo, nel senso che c’è tutto: amicizia, amore, divertimento, drammaticità. In poche parole io adoro “Dragonball”. Nel 2007, grazie ad una mia amica, ho scoperto il fantastico sito “EFP” e ho composto diverse fan fiction. Praticamente prendevo “in prestito” i personaggi che preferivo di “Dragonball” e ci scrivevo sopra delle storie. Ce ne sono di tutti i tipi, da quelle romantiche a quelle demenziali/ironiche. Le potete leggere!

Nel 2011 hai cominciato a scrivere romanzi, tutti di genere fantasy e urban fantasy. Dove li possiamo trovare?

Allora, “L’altra dimensione: la porta di luce” è ancora inedito nel mio pc, mentre il romanzo “La Maledizione” potete trovarlo in vendita su Amazon. “Il lamento di Euridice”, il primo di una trilogia paranormal romance, al momento è pubblicato assieme ai suoi seguiti sul sito EFP. Conto comunque di metterlo presto in vendita…

Se ho capito bene, non hai ancora scelto di pubblicare con un editore. Ci spieghi come mai e se hai intenzione di farlo a breve?

Non ho intenzione di mentire, come penso la maggior parte dei giovani esordienti come me, spero di pubblicare con un editore. Ma, aimè, tempo fa ho proposto “Cristina di Morval” a diversi editori ed ho ricevuto delle proposte da case editrici medio-piccole. Purtroppo però il contratto che mi offrivano non mi sembrava buono per cui ho deciso di auto pubblicarmi. Inoltre proponevano un prezzo di vendita troppo alto per i miei canoni.

Cristina di Morval
Vuoi parlarci della tua ultima “creatura”, “Cristina di Morval”?

“Cristina di Morval” mi sta molto a cuore. L’ho scritto in un momento in cui avevo bisogno di evasione e lei mi ha aiutata un sacco. È la storia di una ragazza a cui non manca nulla, è persino molto bella, ma è insoddisfatta. Questo perché sente che la sua vita è in qualche modo imposta e determinata dalla società in cui vive e dalla persone che le stanno accanto. Per cui, quando uno strano animale parlante, il pipistrello Rudy, le racconta che in verità proviene da un altro mondo al quale è fuggita per scampare al suo nemico, Redcliff, lei decide di abbandonare tutto e gettarsi a capofitto in questa avventura. Cristina non è certo uno di quei personaggi disperati e non accettati nel proprio universo. Lei sceglie di farlo perché vuole vivere veramente la sua vita, senza imposizioni.
È una storia d’amore, un amore corrisposto ma complicato, è una storia d’amicizia, è una storia di magia ed è una storia divertente! Il pipistrello Rudy e il cavallo parlante Toddy sono i miei favoriti.

Progetti per il futuro, quindi?

Realizzarmi e crescere come scrittrice. È sicuramente il mio desiderio più grande.

Grazie per essere stata con noi e in bocca al lupo per tutte le tue prossime avventure!
Roxie

(Ricordo a chiunque volesse avere il suo spazio/intervista su questa stessa pagina che mi può scrivere a: info@roxieplace.com)


domenica 4 novembre 2012

Intervista a "Music Lab"



Sono felice di indirizzarvi al mio Canale su Youtube, per ascoltare l'ultima intervista rilasciata al grande Angelo Quatrale e andata in onda giovedì 01 novembre su Radio Fiume Ticino.
Un abbraccio a tutti
Roxie

venerdì 2 novembre 2012

Intervista a Gianni Santoro


Ospitiamo oggi, nel mio blog, lo scrittore Gianni Santoro
Benvenuto, Gianni!

Gianni Santoro
Sei giornalista pubblicista e hai collaborato con diverse testate sportive, nonché in alcune emittenti radiofoniche e televisive, in qualità di inviato per le partite di calcio. Ci racconti che tipo di esperienze sono state?

Ho collaborato per testate locali ma anche per la Gazzetta dello Sport, oltre a effettuare radiocronache e telecronache e condurre programmi d’intrattenimento sportivo.   È molto gratificante raccontare un avvenimento sportivo in diretta, non è per niente facile ma trovo che sia molto stimolante. Ci vogliono ritmi, scorrevolezza del linguaggio evitando, se possibile, termini troppo farraginosi…

Nel 2008 termini di scrivere il tuo primo libro: “Astenersi perditempo”, un divertente percorso autobiografico che svela i particolari e le sfumature più recondite degli appuntamenti al buio in cerca dell'anima gemella. Come è nata l’idea di scrivere un libro su un argomento tanto delicato?

Sono stato “spinto”, per così dire, da alcuni conoscenti che restavano meravigliati da quanto raccontavo loro sulle mie esperienze. A un certo punto ho voluto provare e nel tempo,  il libro ha assunto una sua precisa fisionomia. Non è stato facile, soprattutto perché il romanzo non segue un filone temporale ben definito, è stata tutta un’opera di “taglia e cuci” ma alla fine credo che il risultato sia stato buono.

Durante la promozione del tuo libro, sei stato intervistato anche da Maurizio Costanzo. Impressioni, per i nostri lettori?

Costanzo è un uomo di grande intuito, oltre che acuto e sottilmente “tagliente”. Ti prende in giro senza che tu riesca ad accorgertene: io sono stato al gioco e credo che lui ne sia rimasto compiaciuto, sono stati siparietti molto divertenti.

Astenersi perditempo
Come mai hai scelto di pubblicare "Astenersi perditempo", solo in versione digitale?

La scelta è stata, per così dire, obbligata. Le leggi del mercato editoriale sono tristemente note: se sei un emerito “Signor Nessuno” hai pochissime possibilità che qualcuno sia disposto a scommettere su di te. Fortunatamente ho trovato nella MNAMON una realtà editoriale innovativa che mi ha permesso di far conoscere il libro, seppure in versione digitale. Ora “Astenersi perditempo” è disponibile in tutte le più importanti librerie on-line, da Rizzoli a Mondadori, sta vendendo moltissime copie e a breve uscirà, finalmente, anche la versione cartacea: un vero libro, insomma!

Che cosa fai, quando non ti occupi di scrittura?

Da buon acquario sono un tipo piuttosto eclettico e con tanti interessi, dai balli latino americani alla cucina, passando per il cinema e il teatro. Mi piace viaggiare, mi piace sia l’estate che l’inverno, ogni stagione ha un suo “perché”…

Progetti per il futuro?

Sta per uscire un nuovo libro, dedicato ai cento anni di vita della società calcistica A.C. MONZA.  Poi staccherò la spina per un mesetto, prima di iniziare a scrivere un nuovo romanzo, che avrà come argomento una questione molto delicata in ambito familiare. Una storia anch’essa di ispirazione autobiografica e con sentimenti controversi, che smuoverà sicuramente molte coscienze..

Grazie infinite per essere stato con noi e a presto, con le tue prossime avventure editoriali!
Roxie



(Ricordo a chiunque volesse avere il suo spazio/intervista su questa stessa pagina che mi può scrivere a: info@roxieplace.com)
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