Abbiamo oggi con noi, la scrittrice Micaela Guerrini, mamma di un bimbo Etiope che attende di diventare nuovamente madre!
Benvenuta, Micaela!
Innanzitutto, ti chiedo di raccontarci di questa esperienza come madre adottiva, che immagino possa celare un universo di emozioni e di difficoltà, se ti va di condividerla con me e con i miei lettori…
Micaela Guerrini |
L’esperienza della maternità è per me un dono in qualunque forma sia. Ogni bimbo che scende sulla terra ha bisogno di aiuto e sostegno per crescere e sviluppare, da adulto, tutti i suoi talenti e potenziali. Aiutare mio figlio a esprimere se stesso pienamente, a essere in contatto e rispettare la sua interiorità è per me un compito magnifico e difficile. Penso che ognuno arriva nel mondo per un motivo preciso, con uno scopo personale ed è mio dovere e onore accompagnare e sostenere mio figlio in questo viaggio. Scrivere favole, ora che sono madre, è un aiuto alla sua educazione.
La copertina del tuo libro e diversi disegni all’interno dello stesso, sono stati creati dal tuo bambino. E’ stata una tua idea?
Sì, è una mia idea accolta con entusiasmo da lui. Era ed è, importante per me costruire qualcosa di significativo insieme. Qualcosa che ci unisse e ci facesse incontrare sempre di più. Ogni sera, d’altronde, gli leggo favole e fiabe per nutrirlo di immagini interiori e ridestare forze nascoste nella sua anima. Mi piace come usa i colori e li accosta, le sue tinte sono vive e calde. E’ stato bello creare insieme e osservare quali immagini nascevano in lui ascoltando le mie favole.
Lavori in un asilo nido, come coordinatrice e sei naturopata e floriterapeuta, inoltre ti appassiona la Danzaterapia e pratichi Yoga. Come riesci a farti bastare le 12 ore diurne della giornata?!
Aggiungi anche che ho bisogno di parecchio tempo per me stessa. Per ascoltarmi, nutrirmi, caricarmi di buona energia e ripartire rigenerata. Cerco di farcela, come facciamo noi tutti presi dai mille impegni quotidiani. D’altronde ognuna di queste attività esprime una forza potente dentro me che vuole vivere e concretizzarsi. Sono energie che lasciate lì, assopite, potrebbero creare disagi e frustrazioni perché inascoltate. Tento di vivere un giorno per volta, cercando di integrare tutto ciò che sono in tutto ciò che faccio. E così, per esempio, porto le mie favole ai bimbi de “Il nido di Dodo” dove lavoro. Oppure le uso con le persone che chiedono il mio sostegno come naturopata.
C’è ancora qualcosa di cui ti occupi, quando non scrivi? (Chissà perché ho sentore che la risposta sarà affermativa…).
Mi occupo della mia evoluzione e di quella di chi mi sta accanto. Mi occupo di ciò che può portare calore e nutrimento, dal lavoro a maglia (decisamente non perfetto) alle coccole al mio gattino. E poi c’è la casa, mio figlio, mio marito che sono i saldi sostegni che mi accompagnano e riempiono la mia vita.
Ora, ci vuoi parlare del tuo libro “Salta fuori favolina”? E’ rivolto al solo mondo dell’infanzia o credi che potrebbe essere utile anche a noi cosiddetti adulti?
Salta fuori favolina |
Scrivo favole da quando ero piccola. Ogni tanto qualcuna salta fuori dalla mia fantasia e mi mette fretta affinché la scriva sulla carta. Una notte ad esempio, un grillo cantava fuori dalla finestra e dentro di me ha iniziato ad affacciarsi prepotentemente una storia con tutti i particolari…e niente da fare, per poter dormire e godere il mio sonno ho dovuto prima alzarmi e scriverla. Così è nato il racconto “La direttrice d’orchestra” presente nel libro.
Alcune favole invece le invento insieme a mio figlio (questo sarà il tema della mia prossima raccolta).
“Salta fuori favolina” è frutto di racconti nati in tempi diversi. Ma quasi tutti nascono dal mio percorso di formazione in Psicosintesi, che insegna a dar voce ai nostri personaggi interiori ricchi di magia e storie feconde. In questo senso possono essere indicate anche per i grandi. Quando siamo spossati e a volte svuotati dagli impegni quotidiani ascoltare o leggere favole ci rinfresca e rinfranca. Ci ravviva animicamente e la fantasia inizia a bussare dentro noi. Emergono involontariamente intime immagini che si uniscono, parlano fra loro e ci portano in uno stato di sogno da svegli, in uno stato di coscienza “altro”.
I miei racconti sono semplici, ambientati nella natura, come la Gaia Rosina che sulle sue ali ha tutti i colori del mondo, o Sbriciolo, un coniglio molto strano, che ama starsene appollaiato sui rami degli alberi, o ancora, come gli animali notturni del bosco che animano la notte con il loro concerto sonoro. Ai bimbi e ai grandi che le hanno ascoltate sono piaciute molto,e questo mi rende felice.
Piccola pubblicità.
Sono presente su Facebook con il mio nome o con Il Nido di Dodo. Il libro si può anche trovare su: www.amazon.it, www.ibs.it, www.Bol.it, www.libreriauniversitaria.it.
Progetti per il futuro… immagino moltissimi, vero?
Ci sono, ma chiusi ancora nel cassetto. Sicuramente un mio prossimo libro. Sapere che i personaggi delle mie favoline vanno in giro per il mondo mi rende piena di gioia. Loro hanno voglia di raccontare e sanno che ci sono tanti bambini felici di ascoltarli. Sì, è una gioia profonda.
Grazie infinite per essere stata con noi ed averci svelato tutto il tuo magico mondo interiore. Alla prossima occasione!
Roxie
Grazie a te Rossana, ciao a tutti!
(Ricordo a chiunque volesse avere il suo spazio/intervista su questa stessa pagina che mi può scrivere a: info@roxieplace.com)
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