Con molto piacere,
introduco oggi lo scrittore emergente Vincenzo Monfregola!
Vincenzo Monfregola |
Innanzitutto saluto te
Roxie e tutti coloro che mi leggeranno, sono veramente contento di raccontarmi,
ti ringrazio per questa opportunità.
Sì, effettivamente due
mondi completamente opposti, vedi io credo che la vecchia riforma scolastica
gravava molto nelle scelte degli adolescenti che, dopo la terza media,
avrebbero dovuto già scegliere la scuola adatta alle proprie attitudini; almeno
per me lo è stato, tanto è vero che ho scelto un'Istituto Tecnico Industriale e
credimi una vera tortura per chi, come me, amava le materie umanistiche,
infatti non sono stato un genio a scuola, diciamo che me la sono cavata. Beh
più che conciliazione, parlerei di una cognizione o meglio di avvertenza
evocativa verso lo scrivere; sai, come raccontano nella biografia di
"Follia", la mia dedizione non l'ho individuata subito, avvertivo ci
fosse qualcosa in me che volessi raccontare ma non riuscivo a capire in che
modo potessi farlo, fino a che nel 2000 mi decisi a partecipare ad un Concorso
Letterario del Centro Studi Michelangelo, dove presentai la mia prima poesia
"La mia perla", mi classificai bene e da lì nacque poi tutto il
percorso che è seguito negli anni.
Hai collaborato con
alcuni periodici, come giornalista. Che tipo di esperienza è stata e quanto ti
è servita?
Una bellissima
esperienza, erano i miei primi passi verso questo mondo tutto da scoprire,
ricordo in particolar modo "Omero" un periodico letterario con sede a
Napoli, mi occupavo di selezionare poesie e racconti che giungevano in redazione
in base al "tema" mensile che proponevamo periodicamente. Mi è servita tantissimo, mi ha dato il
coraggio di osare e presentarmi ufficialmente ai lettori in veste di poeta,
ovviamente dopo un confronto con quanti approdavano già da tempo in questo
mondo fatto di emozioni e sentimenti declamati ad alta voce.
Nel 2001 hai fondato il
Centro Laboratorio Poetico a Napoli, con il quale hai bandito un Concorso
Nazionale di Poesia (“Napoli 2001”). Di cosa ti sei occupato, durante questa
esperienza e quanto ti ha arricchito umanamente?
Il Centro Laboratorio
Poetico nacque con un intento del tutto rivolto alla solidarietà, tutti i
proventi andavano a favore di orfanotrofi, ho sempre avuto un debole per la
luce che emanano i bimbi e quindi cercavo di dedicarmi a quelli a cui la vita
non ha voluto regalare "una famiglia". Il Concorso Letterario
"Napoli 2001" fu la prima edizione di questo progetto, mi occupavo di
smistare le poesie a seconda della sezione, raggruppandole in plichi anonimi
affinché la giuria potesse esprimere un parere razionale sui poemi e non,
magari, farsi suggestionare dai "grandi nomi" che incombevano nel
momento. Insomma facevo il lavoro di partenza per poi dare il via alle
votazioni e tutto quello che riguardava la cerimonia di premiazione, un vero
rompicapo ma piacevolmente gratificante pensando agli occhietti di quei bimbi
dolci a qui andavano i proventi. I bimbi… una ricchezza inestimabile cui l'uomo
non potrebbe fare a meno.
Hai esordito con la
pubblicazione di una raccolta di poesie “Nel tempo dei girasoli”. Ce ne vuoi
parlare?
Sì, la mia prima
silloge, il debutto. Tutto avvenne dopo la partecipazione al mio primo concorso
di poesie, ricordo che il Presidente del Centro Studi "Michelangelo"
volle leggere le mie poesie e mi propose di pubblicarle. Dopo un anno circa
nacque "Nel tempo dei girasoli", anch'essa rivolta ad un progetto di
solidarietà. Sai, la cosa che mi riempie il cuore è stata la possibilità di
rivedere questa raccolta di nuovo protagonista di un evento solidale, avere il
privilegio di rimettere in vendita, dopo tanti anni, "Nel tempo dei
girasoli", mi riempie il cuore… soprattutto sapere che parte del ricavato
andrà all'AIMPS, un'associazione ONLUS di genitori di bambini affetti da
mucopolisaccaridosi, una malattia genetica rarissima.
So che sei stato diverse
volte fra i giurati nei concorsi letterari. E’ stato più piacevole o piuttosto
più difficile?
E' stato piacevolissimo,
amavo perdermi in quei versi… mi hanno regalato bei momenti. Imbarazzato no,
perché come dicevo prima era formulato tutto su voti quindi non c'era il
vincitore o meno, c'era il "voto" che assegnavi alla poesia poi la
somma avrebbe declamato i vincitori.
Dopo una pausa… (di
riflessione?) sei tornato a pubblicare. Ci vuoi parlare della raccolta scritta
con altri tre autori, “Ruvido inchiostro” e del tuo romanzo “Follia”?
Follia |
Ruvido inchiostro |
Una lunghissima pausa,
non amo parlare di questo periodo è stato uno di quei momenti bui, dove tutte
le circostanze ti sembrano avverse... una lotta contro l'io che non si rispecchia
con la giungla divoratrice di anime. Per "Ruvido inchiostro" di Rupe Mutevole Edizioni, posso dirti che
si tratta di un progetto che compara varie regioni d’Italia e che fornisce la
possibilità a noi emergenti di esser letti e conosciuti in più fronti, la silloge
"Alma", presente in questa raccolta, raggruppa le poesie più
significative che mi rappresentano, quelle che disegnano il mio modo di essere
e di vedere i colori che questa vita vuole raccontarci. In "Follia" Edizioni R.E.I. ritroverete un tono più maturo, poesie che scrutano
eventi e dinamiche quotidiane, racconta di un poeta vissuto con il suo essere
"folle" per la gioia di viversi quello che le emozioni chiedono; un
poeta segnato dal tempo che non ha mutato, nonostante le dure prove, la gioia
di darsi alla vita.
Vuoi raccontarci
qualcosa di te, di ciò a cui ti dedichi quando non scrivi?
Beh vedi io sono
impiegato presso un'azienda di servizi, ci occupiamo di archiviazione della
documentazione di enti pubblici e privati; il bello di questo lavoro è poter
toccare con mano documenti davvero storici, alcuni addirittura del 1800, senti
il profumo della carta invecchiata ricoperta da quella patina di polvere che
crea fascino a quel che rimane dei tempi così lontani. Subito dopo mi occupo di commissioni varie,
sai di tutte quelle che rimandi dopo lavoro altrimenti non riesci proprio a
trovare tempo per portarle a termine. Quindi diciamo che quando torno a casa è
giusto per l'orario di cena, mi rimane ben poco tempo e preferisco tuffarmi
nella stesura dei miei pensieri raccolti in fretta e furia durante la giornata,
quindi post-it e foglietti di carta ovunque… tutto sta nel raggrupparli e
rileggerli, uno ad uno, affinché prendano la forma che più riesce a raccontare
quanto voglio dipingere con le mie parole.
Quali sono i tuoi
progetti per il futuro?
Tra i progetti imminenti
c'è la pubblicazione in lingua spagnola di "Follia". Poi sto
scrivendo una nuova raccolta di poesie, un viaggio introspettivo fatto di
riflessioni ad alta voce che toccano tematiche intime sfiorando malinconie
nascoste. Insomma ho diverse idee da concretizzare e non escludo di debuttare
con un romanzo ma c'è tempo per questo... resta solo da incrociare le dita!
Bene, da parte mia e
sicuramente di tutti i nostri lettori, un grossissimo in bocca al lupo e alla
prossima occasione!
Grazie
Roxie
(Ricordo a chiunque volesse avere il suo spazio/intervista su questa stessa pagina che mi può scrivere a: info@roxieplace.com)
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