Introduciamo oggi la scrittrice Michela Zanarella.
Benvenuta, Michela!
Michela Zanarella |
Ho iniziato a scrivere dopo un grave incidente stradale, che mi ha completamente cambiato l'esistenza. Prima di questo trauma, ho sempre letto molto ma non avrei mai pensato che la poesia e la scrittura diventassero così fondamentali, tanto da occupare gran parte della mia quotidianità. La vita a volte ci regala delle grandi opportunità, ho ricevuto la possibilità di ritornare a sorridere proprio attraverso questa passione.
Hai preso parte a diverse commissioni di Giuria per premi internazionali di poesia. Che tipo di esperienze sono state, ce ne vuoi parlare?
Sono state tutte esperienze molto positive ed impegnative, che mi hanno permesso di crescere e conoscere tante realtà esistenziali e meccanismi psicologici non tanto semplici. Valutare le opere altrui non è mai facile, richiede serietà, impegno e preparazione. Ho sempre cercato di essere onesta e di dare un giudizio sincero. La chiarezza, la trasparenza e l'umiltà sono i valori a cui punto prima di dare un parere al lavoro altrui.
Nel 2011, ti sei classificata al primo posto nel Premio “Pubblica con noi”, organizzato da Fara Edizioni. Vuoi raccontarci com’è andata?
Ho partecipato al concorso indetto da Fara Edizioni casualmente ma non mi aspettavo di vincere. E' stata una sorpresa davvero piacevole, che mi ha dato nuova carica ed entusiasmo per il percorso di scrittura. Ogni traguardo è uno stimolo utile per migliorare sempre di più. La scrittura ha bisogno di essere alimentata anche da qualche riconoscimento.
Hai curato anche diverse prefazioni, per romanzi di altri autori. E’ stato più difficile o piuttosto interessante, introdurre opere di colleghi?
Curare le prefazioni di altri autori mi ha permesso di conoscerli meglio, di entrare nel loro mondo creativo ed emotivo. Mi sono sentita partecipe delle loro realtà, ho cercato di carpire il senso della loro scrittura e di dare una giusta visione d'insieme dell'opera. Ho accettato questo incarico con grande entusiasmo.
Meditazioni al femminile |
“Meditazioni al femminile” è la mia sesta pubblicazione, la considero una raccolta poetica di maturazione del mio stile di scrittura. Il libro vuole essere un manifesto di vita di ampio respiro, rivolto a chiunque. L'opera raccoglie 66 poesie, che comprendono ricordi, dediche, attimi di spensieratezza, momenti di riflessione. Mi sono messa a nudo ed ho raccontato la mia identità di donna tra gioie e dolori, in continua evoluzione nel cosmo. Il titolo può trarre in inganno e far pensare che sia un libro prettamente per donne ma non è così, ognuno di noi ha in sé una parte maschile e femminile, la raccolta ha un valore universale.
A chi suggeriresti di acquistarla e per quale motivo?
Non ho mai avuto pretese per la vendita dei miei libri, “Meditazioni al femminile” lo suggerirei a chi ama davvero la poesia, a chi vuole assaporare il gusto della vita, a chi semplicemente vuole scoprire l'ispirazione poetica.
Hai voglia di raccontarci un po’ di te e quindi, di cosa ti occupi quando non scrivi?
Quando non scrivo mi occupo sempre e comunque di attività legate al mondo dell'editoria, del giornalismo e dell'arte in genere. La scrittura fa parte della mia quotidianità. Collaboro con diversi giornali on line e riviste digitali, mi dedico alla recensione di libri e alle interviste ad artisti.
Progetti per il futuro?
Spero di pubblicare quanto prima il mio primo romanzo, di portare in altri teatri italiani lo spettacolo “Gioco d'identità”, scritto da me e diretto da Giuseppe Lorin. Ho tante iniziative in cantiere, non mi fermerò davanti agli ostacoli, continuerò sempre a credere in me stessa per realizzare i miei sogni.
Grazie per essere stata nostra ospite e appuntamento al tuo prossimo lavoro editoriale, con un grosso in bocca al lupo da parte mia!
Roxie
Sono io a ringraziare te per l'intervista e per l'opportunità di essere stata tua ospite. Crepi il lupo!
(Ricordo a chiunque volesse avere il suo spazio/intervista su questa stessa pagina che mi può scrivere a: info@roxieplace.com)
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